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Ascoli, Trotta: "Giusto terminare i campionati, anche d'estate. Taglio degli stipendi? Il sistema calcio sarà ridimensionato"TuttoB.com
Trotta
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
sabato 4 aprile 2020, 14:00Ascoli
di Marco Lombardi

Ascoli, Trotta: "Giusto terminare i campionati, anche d'estate. Taglio degli stipendi? Il sistema calcio sarà ridimensionato"

Lunga intervista del Corriere dello Sport a Marcello Trotta, attaccante dell'Ascoli. Questo un estratto delle sue dichiarazioni: "(...) Ipotesi per proseguire la stagione? La più giusta per me sarebbe portare a termine i campionati, anche se dovesse significare giocare nei mesi estivi. Chiaramente ci sarà sempre chi resterà deluso o chi la penserà in maniera diversa. Anche a porte chiuse? Il calcio senza i tifosi è strano, ma se sarà necessario fare questo sacrificio vorrà dire che lo faremmo nel nome della salute di tutti. Secondo me dovrebbero riaprire gli stadi ai tifosi quando ci sarà la sicurezza sanitaria, se decideranno di giocare a porte aperte vorrà dire che siamo tornati alla normalità. Finire i campionati significherebbe che il Covid-19 è solo un ricordo. Chiudere tutto? Difficile rispondere. Nessuno poteva immaginare un evento del genere, muoiono centinaia di persone tutti i giorni, tanti sono i malati. Se si chiudesse tutto qualcuno sarebbe scontento, ma qui comanda l'emergenza sanitaria".

Sul possibile taglio degli stipendi: "Se ne sta parlando tanto in questi giorni a livello internazionale - continua Trotta -, nel nostro caso credo che ci sarà un incontro con la società. Immagino una riduzione soprattutto nel caso in cui non si dovessero finire i campionati, da parte mia c'è la piena disponibilità a dare una mano. Immagino che ci sarà un ridimensionamento, come nell'economia globale, anche del sistema calcio. Ma il calcio per me è innanzitutto passione, poi lavoro. E' riduttivo guardare a noi calciatori rispetto a tutti i medici e gli infermieri che in queste settimane hanno fatto del proprio lavoro una vera missione, senza contare i volontari che mettono da parte se stessi per gli altri. Sono loro gli eroi...".