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ESCLUSIVA TB - Ugolotti: "Capolavoro Cosenza. Promozione merito di tutti, Braglia però... Ora nessuna rivoluzione, ma investimenti mirati"TuttoB.com
Ugolotti
© foto di Luigi Putignano/TuttoLegaPro.com
mercoledì 20 giugno 2018, 13:00LE INTERVISTE DI TB
di Marco Lombardi
fonte Raffaella Bon per TuttoB

ESCLUSIVA TB - Ugolotti: "Capolavoro Cosenza. Promozione merito di tutti, Braglia però... Ora nessuna rivoluzione, ma investimenti mirati"

In esclusiva per TuttoB.com, Guido Ugolotti, ex centravanti della Roma di Nils Liedholm nonché tecnico di lungo corso in serie C, ha parlato dell’impresa realizzata dal Cosenza, tornato in cadetteria a distanza di 15 anni.

Sorpreso dalla promozione dei lupi silani?

“Sicuramente, vista la posizione di classifica al termine della stagione regolare, è una sorpresa. Perché arrivare quinti in campionato e dover disputare 9 partite prima di arrivare alla finale playoff significa che i rossoblù hanno fatto qualcosa di straordinario. La rosa però era importante e non meritava di arrivare quinta, specie alla luce della campagna di rafforzamento di gennaio, che ha reso la squadra molto competitiva”.

E adesso si prosegue con Piero Braglia. La conferma del tecnico è un segnale di continuità importante…

“E’ il minimo che si potesse fare. Ha rilevato la squadra al penultimo posto, ha avuto mille difficoltà, contestazioni, problemi… Non ultimo la pesantissima sconfitta in casa nel derby con il Rende… Penso che il rinnovo fosse doveroso per un allenatore che è riuscito a riportare la squadra in serie B dopo 15 anni di assenza. Peraltro, lui ha sempre detto che vuole contratti annuali e sotto questo aspetto mi pare che la società lo abbia accontentato. Ma sicuramente meritava molto ma molto di più…”.

In vista della serie B, la squadra sarà da rivoluzionare?

“Le rivoluzioni non mi hanno mai convinto. Io penso che il gruppo abbia dimostrato di essere solido e molto affiatato… E’ altrettanto vero che ci sono giocatori adatti per la C e altri per la B. Sicuramente per l’importanza della piazza e per il seguito che ha questa squadra, la società dovrà fare investimenti mirati. Sotto questo profilo, il Cosenza mi pare un club molto oculato e lungimirante…”.

Di chi sono i meriti maggiori di questa impresa?

“Quando si realizza un’impresa del genere i meriti sono sempre di tutti… Sicuramente della società, che è partita con un progetto e strada facendo ha dovuto cambiare la guida tecnica, scegliendo un allenatore molto navigato per la categoria e che ha sostenuto nei momenti di difficoltà. Perché non è che con l’avvicendamento in panchina il Cosenza abbia subito cambiato passo… Però la società è sempre stata vicina al tecnico e sicuramente è stato molto bravo anche il ds che a gennaio ha saputo inserire determinati elementi per dare la possibilità a Braglia di avere ricambi validi. Bravi anche perché hanno scoperto giovani molto interessanti, ma alle spalle c’erano giocatori esperti come Loviso… Avere in panchina Perez e Baclet, pronti a subentrare all’occorrenza, non è da tutti. E’ chiaro che nei momenti di difficoltà, o in quelli di calo di alcuni giocatori trainanti della squadra, diventa fondamentale poter fare affidamento su sostituti all’altezza. Perciò merito di tutti, ma soprattutto dell’allenatore perché, ribadisco, ha fatto qualcosa di straordinario”.

Salgono in serie B due squadre del Nord e due del Sud…

“Sì, partirei col dire che a mio avviso hanno vinto il campionato le tre squadre più attrezzate: il Padova non ha avuto problemi nel suo raggruppamento, il Livorno aveva un organico molto importante… La sorpresa è proprio il Cosenza che si va ad aggiungere al Lecce. Quest’anno il girone meridionale era probabilmente quello più incerto e competitivo”.