Menu Primo pianoCalciomercatoIntervisteEsclusive TBCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie B ascolibaribresciacatanzarocittadellacomocosenzacremoneseferalpisalòleccomodenapalermoparmapisareggianasampdoriaspeziasudtirolternanavenezia

GdS - In 12mila a spingere il Catanzaro

GdS - In 12mila a spingere il CatanzaroTuttoB.com
© foto di Andrea Rosito
sabato 6 aprile 2024, 10:02Catanzaro
di Marco Lombardi

"In 12mila a spingere il Catanzaro", titola la Gazzetta del Sud. 

L’entusiasmo dei tifosi e la concretezza della squadra. È da inizio stagione che questi due livelli sembrano procedere paralleli, ma inevitabilmente si toccano e influiscono l’uno sull’altro, come e più dell’anno scorso. Il Catanzaro vola e l’ambiente sogna perché può e deve farlo. Era inevitabile che tutto questo crescesse in modo esponenziale dopo il successo di Parma e in vista dello scontro diretto di oggi contro il Como, ex seconda della classe che si presenta in un “Ceravolo” molto vicino al soldout (ieri sera si viaggiava verso i 12.000 spettatori). Lo stadio è pronto a spingere le Aquile ancora più in alto dei sette punti che le separano dalla zona promozione diretta.

«Ogni volta che si vince si alzano le aspettative e ci si esalta, è giusto che i tifosi ragionino in questo modo, è bello per tutti vivere certe situazioni, però per noi è diverso», ha avvisato Vivarini con uno dei suoi argomenti più battuti: «Dobbiamo sempre andare avanti per la nostra strada, senza tabelle o programmi che distolgono le attenzioni sulle cose da fare in campo, anche se ce la stiamo giocando e nel calcio può succedere di tutto». Insomma, mantenere unite la spensieratezza e la concentrazione che hanno consentito l’impresa di Parma e non solo quella.

Antidoti. «Il Como è forte, ma è diverso rispetto all’andata, ha alzato la qualità del palleggio e del gioco, resta corto ed è sempre in movimento in funzione della palla. Ha anche un equilibrio pazzesco, corre tanto ed è sempre aggressivo su un piano che, tuttavia, non è solo difensivo perché finalizzato al recupero alto per palleggiare e andare a caccia del gol, per cui gli basta un’occasione», ha sottolineato il tecnico del Catanzaro ricordando la sconfitta di fine ottobre (1-0, Verdi su rigore): «Può anche darsi che ci affrontino con la stessa aggressività dell’andata, è un bel test per noi» [...].