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ESCLUSIVA TB - Calori: "Serie B di blasone e alto livello. Como, che colpo Fabregas. Brescia, i guai di Cellino potrebbero compattare la squadra"TuttoB.com
venerdì 12 agosto 2022, 08:30Le interviste di TB
di Marco Lombardi

ESCLUSIVA TB - Calori: "Serie B di blasone e alto livello. Como, che colpo Fabregas. Brescia, i guai di Cellino potrebbero compattare la squadra"

Ai microfoni di TuttoB.com è intervenuto Alessandro Calori, già tecnico tra le altre di Lazio (Primavera), Trapani e Brescia.

Mister, che B sarà quella che parte oggi?

“Una Serie B di blasone e livello tecnico altissimo, imbottita di squadre che sono espressione di grandi città quali Genova, Cagliari, Palermo, Bari, Brescia… Si prevede un campionato molto equilibrato, con tante candidate alla promozione”.

Intanto è già saltata la prima panchina...

“Non mi permetto di entrare nel merito ma se proprio doveva essere, meglio prima che dopo. Nel momento in cui viene a mancare unità di vedute, è preferibile troncare il rapporto senza perdere tempo prezioso”.  

Quanto può essere impattante sulla Serie B un giocatore del calibro di Fabregas? Per qualcuno quella del Como sarebbe una mera operazione di marketing.

“Parliamo di un ex campione del mondo, che oltretutto ha fatto incetta di titoli tra Arsenal, Chelsea e Barcellona. Fabregas può portare il suo bagaglio di esperienza e attorno a lui è possibile costruire qualcosa di importante. È un colpo sensazionale, che dà lustro anche alla città. Chapeau.

Il ragazzo si è rimesso in gioco in maniera totale, un po’ come fece a Brescia il mio compagno di squadra Pep Guardiola, che ha ancora oggi un bellissimo rapporto con la città.

Detto questo, il Como ha la fortuna di avere alle spalle una proprietà solidissima: Fabregas è uno sfizio e, contestualmente, una straordinaria operazione di marketing”.

Fabregas a parte, quali i colpi di mercato più importanti?

“Senz’altro Coda al Genoa. I rossoblù si sono assicurati un attaccante che negli ultimi anni, in B, ha determinato più di tutti. Un grande ‘colpo’ è anche quello del Parma, che ha trattenuto Vazquez. E poi mi auguro che il campionato proponga nuovi Fagioli e Gaetano…”.

Non crede che alcune società stiano eccedendo con gli innesti di giocatori stranieri?

“Quello del poco spazio concesso ai giovani prospetti italiani è un tema ricorrente e molto dibattuto. Probabilmente servirebbe più coraggio per dare la possibilità ad un allenatore di lavorare, senza troppi assilli, sui talenti della Primavera; ma è un discorso di mentalità, organizzazione e condivisione”.

A proposito di allenatori, Blessin potrebbe pagare lo scotto del noviziato in Serie B?

“L’inesperienza nel calcio italiano l’ha già pagata l’anno scorso con la retrocessione. Sebbene in B non abbia mai allenato, non credo avrà grossi problemi a calarsi nella parte”.

La stagione del Brescia rischia di essere condizionata dai guai del presidente Cellino?

“Questo non lo so, solo il tempo lo dirà… Intanto, però, le rondinelle hanno colto un grande risultato in Coppa Italia espugnando Pisa (1-4). Paradossalmente una vicenda così delicata potrebbe finire anche per compattare ulteriormente la squadra. Ad ogni modo, Il Brescia viene da anni di playoff e può disporre di un organico di valore, composto da giocatori importanti quali Cistana, Bisoli, Ayè, Moreo… Inoltre il blitz all’’Arena Garibaldi’ ha dimostrato che la squadra è già avanti di condizione; ci sono tutti i presupposti per disputare un ottimo campionato”.        

Si diceva della Coppa Italia, ‘calcio d’agosto non ti conosco’ ma l’exploit delle cadette fa rumore…

“Succede, quando le squadre sono in fase di assestamento, alla ricerca degli equilibri e della quadratura del cerchio; oltretutto il mercato ancora aperto non giova. La voglia di stupire al cospetto di club di categoria superiore rende possibili risultati a sorpresa; sono cose che capitano, sia pur estemporanee”.