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Il preparatore che ha rilanciato Balotelli: "L'obiettivo è sempre stato la Serie A"
Stefano Mazzoldi è l'uomo che ha fisicamente preparato Mario Balotelli per il grande ritorno in Serie A. È stato proprio il preparatore atletico dello studio Equipe Training Lab di Brescia a seguire SuperMario con un programma personalizzato di allenamenti, ormai dallo scorso giugno. Un percorso mirato a raggiungere lo specifico obiettivo di tornare protagonista nel massimo calcio italiano. "Ma non certo come una comparsa", racconta in esclusiva per TuttoMercatoWeb.com lo stesso preparatore. "Ho iniziato con suo fratello Enock, dopo è arrivato anche Mario. Entrambi avevano deciso di cambiare preparatore e, tramite degli amici in comune, si è creato questo rapporto di lavoro prima e d'amicizia poi".
Da giugno a quasi novembre: come ha visto Mario in questi cinque mesi di allenamenti?
"Motivato e determinato, carico come non mai. In questi mesi Mario non ha mai mollato, si è sempre allenato per 4-5 volte alla settimane pur non avendo la certezza di una chiamata. Questo per me significa avere mentalità, Balotelli è rimasto sempre sul pezzo e ciò ha fatto la differenza. È ovvio che non può avere il ritmo gara, ma lui è in forma e mi ha detto che alle visite mediche col Genoa l'hanno trovato bene, in linea coi parametri".
Umanamente che uomo ha trovato?
"Io non lo conoscevo prima, l'ho trovato convinto e sempre concentrato sui suoi obiettivi. Mario ha un grande cuore, è molto riconoscente sul lavoro, con lui si è creato un rapporto di fiducia reciproco. Io posso solo parlarne bene, e non lo dico certo per ruffianeria".
Cosa l'ha spinto a non mollare?
"L'obiettivo di Balotelli è sempre stato quello di tornare in Serie A, ma non per fare la comparsa. Mario vuole essere protagonista, sa che può esserlo ancora con la sua maturità e le sue qualità".
Vi siete sentiti dopo la firma col Genoa?
"Certo, l'ho sentito e gli ho fatto i complimenti. Il primo obiettivo l'abbiamo raggiunto, ma io mi sentirò soddisfatto e appagato solamente quando lo vedrò fare bene in Serie A. Balotelli non deve dimostrare niente a nessuno, lui sa bene di essere forte, ma deve dare continuità al suo lavoro e saper reagire a tutti. Le difficoltà ci saranno sempre, ma Mario saprà come affrontarle. Vai Balo, io credo in te".
Da giugno a quasi novembre: come ha visto Mario in questi cinque mesi di allenamenti?
"Motivato e determinato, carico come non mai. In questi mesi Mario non ha mai mollato, si è sempre allenato per 4-5 volte alla settimane pur non avendo la certezza di una chiamata. Questo per me significa avere mentalità, Balotelli è rimasto sempre sul pezzo e ciò ha fatto la differenza. È ovvio che non può avere il ritmo gara, ma lui è in forma e mi ha detto che alle visite mediche col Genoa l'hanno trovato bene, in linea coi parametri".
Umanamente che uomo ha trovato?
"Io non lo conoscevo prima, l'ho trovato convinto e sempre concentrato sui suoi obiettivi. Mario ha un grande cuore, è molto riconoscente sul lavoro, con lui si è creato un rapporto di fiducia reciproco. Io posso solo parlarne bene, e non lo dico certo per ruffianeria".
Cosa l'ha spinto a non mollare?
"L'obiettivo di Balotelli è sempre stato quello di tornare in Serie A, ma non per fare la comparsa. Mario vuole essere protagonista, sa che può esserlo ancora con la sua maturità e le sue qualità".
Vi siete sentiti dopo la firma col Genoa?
"Certo, l'ho sentito e gli ho fatto i complimenti. Il primo obiettivo l'abbiamo raggiunto, ma io mi sentirò soddisfatto e appagato solamente quando lo vedrò fare bene in Serie A. Balotelli non deve dimostrare niente a nessuno, lui sa bene di essere forte, ma deve dare continuità al suo lavoro e saper reagire a tutti. Le difficoltà ci saranno sempre, ma Mario saprà come affrontarle. Vai Balo, io credo in te".
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