Tecnico e mercato (due acquisti già chiusi): l'agenda di Cellino per il futuro del Brescia

Dopo l’eliminazione dai play off per mano del Catanzaro in casa Brescia si inizia a programmare il futuro con due acquisti per la prossima stagione già finalizzati, almeno altri tre colpi importanti da piazzare e diversi giocatori a cui trovare una sistemazione.

In primis però c’è da sciogliere il nodo legato a Rolando Maran, a cui il contratto è stato rinnovato in automatico dopo la salvezza, che però vuole confrontarsi sul progetto tecnico con il presidente Cellino con l’obiettivo di riportare i lombardi in Serie A. Per Maran potrebbe esserci un adeguamento del contratto con la scadenza che passerebbe al 2026 per programmare meglio il futuro. Lo riferisce Bresciaingol.it facendo poi un primo punto sul mercato.

In entrata - Il Brescia per la prossima stagione ha già tesserato il regista belga Matthias Verreth, classe ‘98 del Willem II appena promosso in Eredivisie, e l’attaccante esterno Trent Buhagiar, classe ‘98 del Newcastle Jets in Australia. Ovviamente servirà poi altro a partire dal riscatto di Gennaro Borrelli dal Frosinone e dalla ricerca di una punta che possa rimpolpare un reparto ridotto ai minimi termini: le idee sono quelle che portano a Gytkjaer del Venezia, Tutino del Cosenza (ma di proprietà del Parma) e Mendes dell’Ascoli. Poi si andrà alla caccia di un terzino mancini, con Corrado del Modena, ma di proprietà della Ternana e con l’Inter che ha un diritto di riacquisto, in testa, e poi un centrale qualora per Cistana arrivasse quella chiamata della Serie A che permetterebbe al difensore di liberarsi a costo zero. Per quanto riguarda i riscatti: quasi certi quelli di Dickmann e Avella, mentre per Jallow c’è la possibilità di rinnovare unilateralmente il contratto, ma a cifre molto importanti. Per questo Cellino vorrebbe spalmarlo su più stagioni.

In uscita - Partiranno certamente Van de Looi e Huard, in scadenza di contratto, e Fares che tornerà alla Lazio per fine prestito. Ma nei piani futuri potrebbero non rientrare il centrale Mangraviti e l’attaccante Bianchi: il primo è l’ultimo nelle rotazioni dei centrali, mentre il secondo – nonostante lo spirito di sacrificio – ha segnato poco (11 reti) e sembra essere sempre più inquadrato nel ruolo di trequartista, dove ci sono già Galazzi e Olzer, senza contare la possibile permanenza di Bjarnason come uomo d’esperienza.