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Dal rapporto con De Zerbi alla Play di Spalletti, passando per libri zen: parla PossanziniTuttoB.com
sabato 2 marzo 2024, 16:49Serie C
di Claudia Marrone
per Tuttomercatoweb.com

Dal rapporto con De Zerbi alla Play di Spalletti, passando per libri zen: parla Possanzini

Lunga intervista quella che il tecnico della capolista Mantova (prima nel Girone A di Serie C) Davide Possanzini ha rilasciato a La Gazzetta dello Sport. Una chiacchierata nella quale non si parla solo di presente, ma anche degli inizi: "Con De Zerbi abbiamo giocato insieme a Brescia e abbiamo fatto il corso Uefa B, da lì sono nate amicizia e collaborazione per quasi 7 anni, abbiamo condiviso tante cose. Ora lui è al top, e se lo è assolutamente meritato, visto il tempo che dedica, come ci crede e quello che ottiene. Ha l’ambizione di diventare il più bravo, fa bene. Sarebbe stato bellissimo continuare con lui, ma ho voluto camminare con le mie gambe e sviluppare la mia idea. La guerra in Ucraina? È stato bruttissimo, ma siamo stati fortunati a essere tutelati da ambasciata e UEFA. Siamo stati rifugiati cinque giorni, poi abbiamo potuto prendere un treno da Leopoli per l’Ungheria e poi un volo privato. Quando si dice che il calcio è per privilegiati, questa è la dimostrazione".

Prosegue: "Spalletti e la PlayStation? Se l’ha detto aveva i suoi validi motivi. Ma i tempi sono cambiati, bisogna trovare equilibrio, anche noi tecnici dobbiamo adeguarci. Io preferivo i libri. Filosofia zen e umanesimo. Credo nelle persone, credo ai vivi e non ai morti, come ho paura dei vivi e non dei morti".

E andando invece al Mantova: "È vero che questo è un campionato di partite sporche, ma è vero anche che si può vincere giocando. Ho accettato l’incarico senza conoscere la categoria, non mi interessava. Mi è piaciuto poter scegliere giocatori con le caratteristiche che volevo, così è nato un gruppo nuovo e ripulito, con soli tre confermati. Il mio futuro? Sarà qua (rinnovo automatico con i playoff, ndr ). Ho preso un impegno e dal nulla è nata questa creatura. Più avanti chissà, aver lavorato all’estero è stato bellissimo e non escludo di tornarci".