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Simeri o Pozzebon? Il dualismo continua...
martedì 19 febbraio 2019, 19:00In Primo Piano
di Gabriele Bisceglie
per Tuttobari.com

Simeri o Pozzebon? Il dualismo continua...

Centravanti diversi, stessa sfida.

Nelle ultime due partite i tifosi del Bari hanno assistito a una vera e propria staffetta nel ruolo di prima punta. Prima Pozzebon e poi Simeri hanno ricoperto questa posizione in campo nella stessa gara, con alterne fortune. Attraverso l’analisi delle loro caratteristiche, cerchiamo di capire come le due punte interpretano questo compito delicato.

SIMERI - L’attaccante napoletano, partito da titolare fin dall’inizio della stagione, è riuscito a suon di gol e prestazioni a confermare la scelta fatta da mister Cornacchini. Forte dei 21 gol realizzati in serie D con la Folgore Caratese nel campionato 2016/17, ha dato subito l’impressione di essere un’ottima punta per questa categoria. Per Simeri, infatti, sono fin qui 10 i gol trovati con la maglia del Bari. Difficilmente riuscirà a battere il suo record personale nelle ultime 10 gare, ma il lavoro che svolge per la squadra biancorossa è fondamentale. Soprattutto quando ha alle proprie spalle gente come Floriano e Brienza, che amano giocare palla a terra, Simeri risulta efficace con i suoi movimenti. Il bomber ex Juve Stabia attacca spesso la profondità, cercando di allungare la squadra avversaria, permettendo agli esterni di avanzare. Inoltre, come confermano i suoi 7 assist, oltre a finalizzare, tenta sempre di dialogare con i compagni, cercando combinazioni e scambi in velocità. Simeri è una punta completa, molto dinamica, e che può dare il meglio di sé quando la partita si sblocca a favore del Bari, dove aumentano inevitabilmente gli spazi per i galletti.

POZZEBON - Anche per lui tante reti in D con la maglia dell’Olbia, ben 22 nel 2014. Ma l’ex Catania, rispetto a Simeri, è più statico e svolge il ruolo della punta classica: appena vede la porta, calcia, molto spesso senza cercare di trovare compagni smarcati. Ogni volta che non riesce a segnare, Pozzebon lascia il campo amareggiato. Per lui, molto più di Simeri, la rete è veramente tutto. Sebbene nel 4-2-3-1 Pozzebon dovrebbe essere il profilo ideale dell’attaccante richiesto da Cornacchini, questo suo atteggiamento lo porta ad essere meno efficace della punta napoletana. Riesce comunque a fare quel lavoro sporco richiesto dal mister, grazie alle sue poderose sportellate ai danni dei difensori avversari. Ma risulta poco incisivo in zona gol, complici i pochi cross in area, che dovrebbero esaltare il suo colpo di testa, favorito dai suoi 186 cm. Una punta molto fisica, utile con avversari che si chiudono in difesa, le sue caratteristiche in precise gare possono rivelarsi decisive. Cornacchini lo ha preferito dall'inizio a Simeri nelle ultime due settimane, non rinnegando la scelta e difendendolo dalle critiche.