Tocca a Nenè. La tradizione dei gol brasiliani: Joao e Barreto i modelli

"Gol? Il più possibile. Cercherò di dare il massimo e farmi schierare da Grosso". Parole e musica di un calciatore brasiliano atipico. Quel Nenè che, ad oggi, può esser considerato a ragion veduta il nuovo bomber del Bari. In barba alla carta d'identità, l'ex Cagliari è segnalato fra i più positivi in quel di Bedollo, e prova ne è stata la convincente prestazione sfoderata già nella prima uscita amichevole della stagione biancorossa. "Con i piedi non sono bravo", ha ammesso scherzosamente ieri Nenè, facendo verosimilmente riferimento alla sua natura non proprio tipicamente sudamericana di bomber generoso e a disposizione del gioco di squadra.

Un profilo, dunque, diverso dai recenti brasiliani che hanno fatto innamorare la piazza barese ma che oggi, come fu per loro, promette di trascinare il club a livelli di protagonismo assoluto. Joao Paulo e Barreto, in epoche diverse, furono uomini-copertina di una squadra che, oltre che sulla loro indubbia qualità, anche sui gol (specie nel caso del folletto ex Udinese, poi persosi completamente dopo l'esperienza in Puglia) poggiò le sue fortune.

A Nenè, invece, spetterà il compito di non imitare altri carioca transitati con meno successo dalle parti del San Nicola: Da Silva (stagione 2001/2002), De Paula (stagione 2011/2012, caratterizzata da un grave infortunio a novembre) e Sodinha (mai in campo con Conte l'anno dell'ultima promozione in A), non lasciarono infatti il segno. Precedenti, anch'essi, di un fascino verdeoro che si ripropone oggi con l'ex Spezia.