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Trapani-Ascoli: i punti chiave del ko bianconeroTuttoB.com
© foto di Carlo Giacomazza/TuttoSalernitana.com
domenica 19 gennaio 2020, 09:00Primo Piano
di Redazione TuttoAscoliCalcio
per Tuttoascolicalcio.it

Trapani-Ascoli: i punti chiave del ko bianconero

L'Ascoli inizia male, anzi malissimo il suo 2020 perdendo a Trapani 3-1. Questi gli aspetti chiave del match:

1. L'emergenza non è un alibi. Zanetti ha preparato la sfida in terra siciliana dovendo fare e mano di tanti giocatori importanti. La panchina bianconera era piena zeppa di ragazzi ma il mister bianconero, anche nella conferenza stampa pre gara, aveva sottolineato che la squadra, nonostante le defezioni, non aveva alibi. E' arrivata una sconfitta a Trapani, figlia di errori in difesa da parte di giocatori di esperienza come Valentini, altri goffi come quello di Gravillon e altri di giocatori fuori ruolo come Gerbo. Ascoli in emregenza, ma gli errori sono stati decisivi. 

2. L'impatto di Morosini. L'ultimo arrivato in casa bianconera è anche l'unico a salvarsi. Oltre al bel gol che ha illuso l'Ascoli della possibile rimonta, Morosini si è ben mosso in campo per tutto il primo tempo. Col passare dei minuti, è stato inevitabile il calo del giocatore che non giocava da tempo. Ma nel disastro di Trapani, l'impatto del neo bianconero è stato positivo, una carta in più che Zanetti dovrà usare al meglio. 

3. Atteggiamento remissivo. Di solito, di fronte alle tante assenze, qualsiasi squadra riesce a tirare fuori energie proprio per sopperire alle tante defezioni. L'Ascoli ha fatto tutto il contrario. Poca voglia, poca determinazione a portare a casa il risultato e poca concentrazione. Zanetti non è riuscito a trasmettere ai suoi la forza e la determinazione che avrebbero dovuto mettere in campo per vincere la partita.

4. Alessio Da Cruz. Serve la bella palla per il pareggio di Morosini, poi sparisce dal campo e si fa vedere per l'espulsione e il gesto contro i tifosi bianconero. Un comportamento inqualificabile da parte dell'attaccante bianconero che ha cercato a più riprese il contatto con la curva bianconera che lo fischiava al momento dell'uscita dal campo, quando ha lasciato l'Ascoli in dieci nei minuti finali. Tra lui o Ardemagni la dirigenza dovrà pensare bene a chi far partire.

5. Silenzio stampa. Qualcuno potrebbe dire che l'Ascoli ha preso la decisione giusta non lasciando dichiarazioni nel post partita. Probabilmente invece, metterci la faccia sarebbe stato meglio invece di nascondersi dopo una partita del genere. Parlare avrebbe anche potuto trasmettere forza alla squadra in vista della prossima partita contro il Frosinone. Scelta discutibile, sperando però che l'Ascoli possa rifarsi contro i ciociari.