Varese, Bettinelli: "Un'ora giocata da primi della classe"

Non si può evitare di percepire la delusione nelle parole di Stefano Bettinelli, che commenta la sconfitta di misura contro il Livorno che fa male per come è maturata:

“Abbiamo giocato sessanta minuti da prima della classe. Abbiamo giocato tanto a calcio e l’abbiamo fatto bene, non riuscendo però a finalizzare il lavoro. Il Livorno ha fatto un tiro in porta e un gol: penso che sia normale dopo un episodio del genere avere un piccolo momento di pausa all’interno della partita. Ormai è tanto tempo che non raccogliamo quanto seminiamo. L’incapacità di concretizzare sotto porta non ci permette di commettere errori in difesa, e alla prima imperfezione veniamo castigati: d’altronde, se non fai gol non puoi vincere. “

 “Neto è stato fantastico: ha fatto una partita superlativa nonostante i suoi portieri. Ma tutti hanno dimostrato di credere nel lavoro. Anche Varela ha giocato molto bene: ho deciso di schierarlo nella zona centrale dell’attacco proprio per esaltare i suoi movimenti, per permettere a lui di avere la libertà di giocare come sa. Il fatto di avere al suo fianco uno come Neto, che parla la sua stessa lingua, non può che agevolarlo."

Uno sguardo anche al futuro, e a come la squadra possa reagire a questa battuta d'arresto:

"E' un peccato trovarsi qui a commentare una sconfitta. Mi spiace che il risultato possa rischiare di condizionare il giudizio sulla squadra. Possiamo solo continuare a lavorare, sperando che la sorte possa girare dalla nostra parte. Il fatto che i nuovi si siano integrati subito nel gruppo la dice lunga su come sia impostato il lavoro di tutti, a partire dalla società: non ho sentito i cori dei tifosi perché ero troppo concentrato sulla partita, ma sono riuscito a percepire solo che l’incitamento alla squadra era forte.”