Menu Primo pianoCalciomercatoIntervisteEsclusive TBCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie B ascolibaribresciacatanzarocittadellacomocosenzacremoneseferalpisalòleccomodenapalermoparmapisareggianasampdoriaspeziasudtirolternanavenezia

TOP E FLOP - Virtus Lanciano - Pescara

TOP E FLOP - Virtus Lanciano - PescaraTuttoB.com
© foto di Federico De Luca
domenica 26 aprile 2015, 15:20TOP E FLOP
di Marco Romano
fonte dal nostro inviato a Lanciano Marco Romano

L'attesissimo derby d'Abruzzo ha avuto il suo epilogo, e il responso è stato: vittoria del Pescara e sogno play-off praticamente sfumato per il Lanciano, staccato di 6 lunghezze a sole 5 giornate dal termine.

TOP

Birkir Bjarnason (Pescara): l'islandese è l'eroe di giornata. E dire che la sua presenza è stata in dubbio fino all'ultimo e una sua eventuale assenza avrebbe portato mister Baroni a cambiare modulo di gioco. Ha nelle gambe un solo allenamento e la sua prestazione ne risente, ciò nonostante rimane in campo per tutti i 90 minuti. Impeccabile nell'azione del goal: ottimo movimento e scelta di tempo perfetta per l'inserimento ed essendo islandese di certo non gli è mancato il sangue freddo per concludere a rete l'unica vera palla goal costruita dai suoi. Sangue freddo che però deve essergli venuto meno al momento dell'esultanza, andando a celebrare il vantaggio sotto la curva dei tifosi avversari. I giocatori del Lanciano di certo non gliele hanno mandate a dire, uno su tutti Gaetano Vastola. A fine gara però, nel tentativo di porre rimedio e scusarsi, si dirige verso i tifosi rossoneri, gli uomini di D'Aversa inizialmente pensano ad un nuovo tenativo di sfida e ne nasce quindi un malinteso che scatena un accenno di rissa in mezzo al campo.

Vincenzo Fiorillo (Pescara): se Baroni ritorna negli spogliatoi a metà gara sul punteggio di 0-0 il merito è tutto del suo giovane portiere. Viene subito chiamato in causa da Piccolo e lui risponde "presente". Forse gli avversari ci sentono poco e così lui continua a rispondere nello stesso modo: "presente". E' attento in tutte le situazioni di gioco e alcuni suoi ottimi interventi (e la mira imprecisa dei frentani) tengono a galla i biancazzurri fino alla rete del vantaggio. Nel finale rischia solo su una conclusione svirgolata di Bacinovic.

Antonio Piccolo (Lanciano): di gran lunga il migliore in campo dei suoi, se non altro è il più pericoloso. Parte subito forte e cerca più di una volta la conclusione vincente, ma di fronte trova un attento e reattivo Fiorillo. Al 30' si vede sventolare in faccia il cartellino giallo per eccesso di proteste, pur vedendosi riconosciuto il fatto dall'arbitro Pairetto. Realizza buone giocate anche se col passare dei minuti però retrocede da attore protagonista a comparsa.

FLOP

Alberto Cerri (Lanciano): il grave infortunio è oramai alle spalle ma, complici le convocazioni con le nazionali giovanili e qualche fastidio fisico che ogni tanto lo attanaglia, non riesce ancora a trovare la condizione fisica ottimale che possa permettergli di fare la differenza in campo. Effettua qualche buona giocata di sponda e un paio di volte ruba palla e lancia immediatamente il contropiede, ma è troppo poco. La coppia di centrali del Pescara Salamon-Zuparic è tutt'altro che molle, lui però non riesce a giganteggiare e a far valere i propri centimenti.

Federico Melchiorri (Pescara): mister Baroni nel post-partita ricorda come il suo ariete negli ultimi giorni precedenti il derby sia rimasto vittima di una forte emicrania. Va bene, l'alibi c'è, ma non lo scagiona da una prestazione opaca. Da lui ci si aspetta sempre tanto, anche se dopo la partenza di Maniero la sua vena realizzativa ne ha risentito, e non poco. Le qualità ci sono e quando parte palla al piede è irresistibile. Nel secondo tempo protesta per un rigore a suo favore non fischiato da Pairetto e poco dopo viene sostituito da Marco Sansovini. Nel complesso però risente della gara difensiva giocata dalla compagine biancazzurra.

Stefano Pettinari (Pescara): dopo aver giocato scampoli di partita dal suo arrivo a gennaio in prestito dalla Roma, timbra la seconda presenza consecutiva dal primo minuto e, come accaduto nella scorsa giornata contro il Modena, rimane in campo per tutto l'arco del match. Non si può negare l'impegno con cui corre per tutto il campo, spesso si sacrifica pressando gli avversari ma la sua prestazione è tutt'altro da ricordare: non riesce a dialogare con Melchiorri e complessivamente non si rende mai pericoloso.