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TOP E FLOP - Pescara-Avellino

TOP E FLOP - Pescara-AvellinoTuttoB.com
© foto di Roselli/LR Press
sabato 21 novembre 2015, 13:00TOP E FLOP
di Marco Romano

Il Pescara ottiene la secondo vittoria consecutiva, dopo lo stop interno subito dalla Ternana, grazie al successo per 3-2 colto tra le mura amiche contro l'Avellino di mister Tesser. Risultato in verità bugiardo e che può andare stretto alla truppa di Massimo Oddo per via delle tante occasioni create. Gli irpini hanno però avuto il merito di non mollare e riaprirla al novantesimo.

TOP

Gianluca Caprari (Pescara): il goal del momentaneo 3-1 è un gioiello. Riceve palla da Crescenzi al limite dell'area, la stoppa, se la porta sul destro e fulmina Frattali con una prodezza balistica che si infila sotto l'incrocio. Tifosi in visibilio e i fischi di inizio campionato oramai sono un lontano ricordo.

Valerio Verre (Pescara): il talentuoso centrocampista cresciuto nel vivaio della Roma, il cui cartellino ora è nelle mani della famiglia Pozzo, è oramai un punto fermo del centrocampo pescarese. Abbina qualità e quantità e ieri finalmente si è anche sbloccato in zona goal: doppio passo su Nica e sinistro chirurgico che si infila all'angolino alla sinistra dell'estremo difensore biancoverde.

Marcello Trotta (Avellino): senza l'ombra del minimo dubbio il più pericoloso della truppa Tesser. In avanti fa valere tutti i suoi 187 centimentri. Propizia entrambi i goal di Zito e Mokulu, con un assist prima, e favorendo poi il tap-in vincente del belga dopo aver chiamato ad un grande intervento Fiorillo. Ci prova anche con un tiro dall'interno dell'area, trovando però l'opposizione del portiere locale.

FLOP

Andrea Cocco (Pescara): è vero, Oddo ieri ha ritardato tutti i cambi il più possibile, anche perchè la squadra girava bene. Però l'ingresso al 90' del capocannoniere dello scorso campionato, ancora a secco in questa stagione, sa tanto di bocciatura. Appena entrato si vede sventolare anche il cartellino giallo e lì è lecito il dubbio se si sia trattato di nervosismo o che sia stato dettato da eccesso di agonismo per dimostrare al suo allenatore di essere subito entrato in partita.

Attilio Tesser (Avellino): viene da pensare che l'undici iniziale forse non fosse il più adatto. A volte si preferisce dare respiro a qualche giocatore, ma nel secondo tempo la squadra è apparsa sicuramente più aggressiva e volenterosa. Gli ingressi di Zito e Insigne sicuramente decisivi.

Marco Chiosa (Avellino): non si concede di certo un bel regalo di compleanno. Ventidue anni compiuti proprio il giorno prima rovinati con un ingenuo fallo di mano che spiana la strada al Pescara, fin lì in verità non molto pericoloso. Forse non era conscio di trovarsi già all'interno dell'area, ma saltare con braccia alte sui cross avversari sarebbe sempre da evitare.