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TOP E FLOP - Lanciano-Avellino 1-2

TOP E FLOP - Lanciano-Avellino 1-2TuttoB.com
© foto di Federico Gaetano
domenica 1 maggio 2016, 14:30TOP E FLOP
di Marco Romano

E' l'Avellino ad aggiudicarsi, in trasferta, il match salvezza contro la Virtus Lanciano, con un 1-2 a domicilio. Apre il marcatore Mokulu, radoppia Joao Silva prima del definitivo 1-2 firmato Salviato.

TOP

Alessio Cragno (Virtus Lanciano): si è dimostrato ancora una volta il miglior acquisto dell'anno. Il rammarico è non averlo portato sulla sponda rossonera già a settembre. Ieri ha fatto quel che ha potuto: ha partato il rigore di Mokulu e la successiva ribattuta di Gavazzi, arrendendosi solo al terzo tentativo. Altre buone parate per arrivare poi al capolavoro del 27' della ripresa quando nel giro di pochi secondi disinnesca a tu per tu le conclusioni di Insigne, prima, e dello stesso Mokulu poi.

Roberto Insigne (Avellino): la sua partenza è accorta, come quella di tutta la squadra. Però con la superiorità numerica il fratello minore di Lorenzo trova i giusti spazi per partire palla al piede e creare pericoli agli avversari. Dal suo sinistro parte l'assist per il raddoppio di Joao Silva. Più volte si presenta in zona tiro alla ricerca della gioia personale, negatagli a volte per una questione di centrimentri, a volte dalle prodezze di Cragno. Dal suo piede

William Jidayi (Avellino): dopo pochi minuti arriva già il primo intervento decisivo anticipando di testa Ferrari all'altezza dell'area piccola su un cross proveniente dalla sinistra. Commette un fallo da rigore che poteva costare caro per i suoi (concesso per atterramento in area di Ferrari) ma per sua fortuna viene graziato da Martinelli che lo lascia in campo. Nella ripresa le sue letture difensive vanno a sbrogliare la matassa in più di un'occasione.

FLOP

Daniele Martinelli di Roma 2 (direttore di gara): il 32enne fischietto romano entra nella lista dei flop per alcune scelte discutibili. Il Lanciano quando lo incontra diciamo che non ha proprio fortuna: già all'andata, nella trasferta di Brescia, Martinelli aveva concesso un rigore inesistente per atterramento di Pucino su Embalo. Ieri pomeriggio potremmo dire che si è ripetuto. La posta in palio era alta, punti pesanti in uno scontro salvezza che a fine anno, come tutti non perdono mai occasione di ricordare, valgono doppio. Al minuto 11 del primo tempo estrae per rosso diretto il difensore Amenta per fallo da ultimo uomo in area su Mokulu; nelle vicinanze in realtà c'era anche Aquilanti, ma forse giudicato non troppo vicino da poter intervenire. Il problema è che poi il direttore di gara non è stato altrettanto fiscale quando al 27', sempre della prima frazione, fischia rigore per gli abruzzesi. Marilungo scodella palla in area e Jidayi frana addosso a Ferrari, a pochi metri dalla linea di porta. Martinelli fischia e concede la pena massima, senza però nemmeno ammonire il difensore ospite. Il cartellino giallo ne avrebbe comportato l'espulsione, ristabilendo parità numerica in campo, perchè il difensore irpino era stato già ammonito proprio pochi minuti prima. Episodio, inutile a dirlo, che scatena la rabbia dei giocatori in campo. Nel secondo tempo altre scelte discutibili, come per esempio quando allontana dal terreno di gioco Attilio Tesser, mostrando il braccino in un altro paio di occasioni.

Federico Bonazzoli (Virtus Lanciano): viene inserito da Maragliulo già al 41' del primo tempo al posto di Ferrari (che in precedenza aveva sbagliato il calcio di rigore, poi corretto in rete da Salviato. Invocato a gran voce dal pubblico e dalla critica che lo voleva titolare, o comunque di più in campo, nelle precedenti partite, l'ex primavera dell'Inter però delude le attese. Diversi appoggi fuori misura e pesa sulle sue spalle la clamorosa palla goal, forse la migliore di tutto il match, sprecata con un piazzato troppo debole e centrale che Frattali para a terra.

Federico Amenta (Virtus Lanciano): il difensore 36enne commette un errore d'ingenuità gravissimo all'11' quando va ad atterrare in area Mokulu. Un calciatore con la sua esperienza avrebbe dovuto leggere meglio l'azione ed evitare di commettere una così incomprensibile leggerezza. Anche se l'Avellino fosse passato in vantaggio al termine dell'azione la sua squadra avrebbe avuto tutto il tempo per cercare di rimettere l'incontro sui giusti binari, e invece ha lasciato i suoi con un uomo in meno, andando a sentenziare da subito una partita iniziata solo da una manciata di minuti.