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TOP E FLOP di Cesena-Perugia: i prodigi di Agazzi e l'ottima prova corale del Perugia. Cesena impalpabile, per il Grifo due punti persi

TOP E FLOP di Cesena-Perugia: i prodigi di Agazzi e l'ottima prova corale del Perugia. Cesena impalpabile, per il Grifo due punti persiTuttoB.com
Dezi
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
martedì 30 agosto 2016, 09:00TOP E FLOP
di Marco Lombardi

TOP:

Dezi

Fiore all'occhiello del mercato umbro, ripaga sin da subito gli sforzi profusi dalla società per sottrarlo ad una nutrita concorrenza. Prova maiuscola la sua. Sagace ed ordinata la gestione del pallone, portato di piedi ben educati. Sempre nel vivo della manovra, si è altresì esibito in ficcanti proiezioni offensive grazie alle quali ha messo sistematicamente in ambasce la difesa romagnola, tanto da sfiorare in due occasioni la marcatura. Emblematica la prima, allorquando ha "uccellato" un difendente del Cesena, prendendo l'ascensore e svettando di testa. Solo la giornata di vena di un Agazzi strabiliante ha negato al faro del centrocampo di Bucchi la gioia di un gol meritatissimo.

 

Agazzi

Due anni passati in naftalina non lo hanno arrugginito. Tutt'altro. Le sue qualità sono indiscutibili e 136 presenze in serie A non sono casuali. La B gli sta stretta come un paio di jeans skinny. Da antologia le prodezze con cui ha rintuzzato le incornate, a botta sicura, di Dezi. Trasmette sicurezza all'intero reparto difensivo e consente al Cesena di non uscire dal campo a mani vuote.

 

FLOP:

Falasco

Prestazione opaca e arruffona. Quando il punteggio era ancora inchiodato sullo 0-0 ha rischiato di provocare un rigore con un goffo intervento su Zapata. Ma il direttore di gara ha sorvolato. Nessuna sortita offensiva degna di nota. Paga una vistosa, comprensibile, mancanza di serenità, ascrivibile alle note vicende extracalcistiche. Del Prete lo "divora", ma il confronto era impietosamente impari. Opinabile la scelta di schierare un giocatore sul quale pende la "mannaia" della giustizia sportiva.

 

Schiavone

Nel contesto del centrocampo "moviolato" del Cesena, lui dovrebbe essere il regista illuminante, quello - per intenderci - dotato di un'ampia e lucida visione di gioco. Il fine tessitore della manovra, il centrocampista "euclideo". Serata storta? Forse... Resta il fatto che l'ex modenese è stato puntualmente imbrigliato dal dinamico centrocampo perugino, talchè non è riuscito ad imbastire nessuna trama proficua. Risultato: una fase d'impostazione lenta e farraginosa, spesso delegata ai compagni delle retrovie.