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TOP E FLOP Catania-Pro Vercelli

TOP E FLOP Catania-Pro VercelliTuttoB.com
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
sabato 24 gennaio 2015, 13:30TOP E FLOP
di Tommaso Ardagna
in collaborazione con il nostro inviato da Catania Francesco Becciani

TOP

Calaiò (Catania): Il Catania torna a ruggire e lo fa dai piedi del suo bomber principe autore di una doppietta in dieci minuti che manda in visibilio il Massimino. Autentico trascinatore del gruppo, s’intende alla perfezione con Rosina e comincia a dialogare intelligentemente con Maniero. L’assist per il goal del poker rossoblù è una sua invenzione assoluta che lo consacra ancora di più man of the match.

Mazzotta (Catania): Forse a Catania non si era più abituati ad una spinta di tale vigore sull’out di sinistra. L’ex giocatore del Cesena è una spina nel fianco della difesa avversaria e mette nel cuore dell’area di rigore una quantità di palloni pericolosi importanti. Se questo è solo l’esordio…

Sciaudone (Catania): Tuttofare a centrocampo e uomo spogliatoio. Si procura un rigore ed è sempre pericoloso con incursioni centrali senza palla a spezzare la difesa o allargandosi sull’out di destra fungendo da vera e propria ala. Centrocampista completo che insieme a Rinaudo e Coppola forma una cerniera in mediana di assoluto rispetto per il campionato di Serie B.

FLOP

Marchi (Pro Vercelli): Ancora un passo indietro per il miglior marcatore bianconero. Fatica molto a cercare palloni giocabili e nell’andare a concludere efficacemente verso la porta quei pochi recapitatigli dai compagni. Non è da lui infatti, che scaturiscono le azioni migliori di una generosa Pro Vercelli.

Russo (Pro vercelli): Non impeccabile sul terzo e sul quarto gol, chiude lui praticamente la partita in favore degli avversari. Per una Pro Vercelli che fa ancora difficoltà a far quadrare il cerchio in trasferta, la sicurezza che l’estremo difensore piemontese ha trasmesso in altre partite è di fondamentale importanza.

La difesa Pro Vercelli: Il segnale quasi d’allarme lanciato da Scazzotta a fine partita, trova le sue fondamenta sulla fase difensiva attuata al “Massimino” dalla sua squadra. Una retroguardia incapace di contenere l’impeto di una grande del campionato vogliosa di punti per il riscatto di una stagione storta come il Catania e andata in barca già nei primi 10’. Un aspetto su cui lavorare per il tecnico bianconero, per migliorare ancora di più una stagione comunque fin qui positiva.