Livorno-Brescia: i top e i flop

Eccoci per la classica, veloce e indolore analisi del match disputato all'Armando Picchi di Liovrno tra i padroni di casa ed il Brescia del neo tecnico Giunta.

Top

Damjan Djokovic (Livorno): prestazione maiuscola del 24enne croato che riesce ad essere costantemente nel vivo dell'azione sia in fase offensiva che in fase difensiva. Personalità da vendere, non sbaglia un passaggio, pare già pronto per un grande club. Corona la sua partita con un gol eccezzionale. METRONOMO

Daniele Vantaggiato (Livorno): non segna ma fa segnare i compagni. Sempre pericoloso in fase offensiva, la punta livornese è la spina nel fianco di una difesa bresciana che in più di un'occasione soffre le iniziative del brindisino. L'esperienza a volte paga, infatti viene premiato come titolare nell'undici di "90esimo minuto B". UOMO SQUADRA

Nicolò Quaggiotto (Brescia):  in un pomeriggio fatto di luci ed ombre per i colori bresciani è proprio il giovane Nicolò a meritarsi il titolo di top per i suoi. Questo premio parte già dalla scorsa partita col Frosinone quando, chiamato in causa all'ultimo momento, ha saputo mettersi in mostra egregiamente. Questo sabato ha saputo ripetersi e addirittura migliorarsi. Spunti brillanti e costante partecipazione nella manovra offensiva. PROMESSA

Flop

Marco Zambelli (Brescia): non c'è e si vede. Per uno come lui queste partite dovrebbero essere il sale della vita ed invece come capita spesso in questo periodo sono l'esatto opposto. Commette errori a ripetizione che costano caro; in più non è di aiuto alla manovra continuando a chiamare in causa Arcari con continui retropassaggi. TESTA ALTROVE

Simone Bentivoglio (Brescia):  se la scorsa settimana era sceso tra noi e aveva dimostrato le sue qualità, ieri è ritornato da dove era arrivato. Di nuovo fantasma di sè stesso, soffre la posizione di trequartista che non gli si addice. Non è di aiuto per i compagni ed è sempre in ritardo su ogni pallone. CERCASI STREGONE