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Ternana, Zadotti parla della situazione attuale

Ternana, Zadotti parla della situazione attualeTuttoB.com
lunedì 23 marzo 2015, 14:20Ternana
di Fabio Tosti
fonte Giornale dell'Umbria

L'edizione odierna del Giornale dell'Umbira riporta le dichiarazioni del presidente Francesco Zadotti, sulle ultime sconfitte e delusioni della squadra rossoverde: "Da un po' di tempo, il sabato e la domenica sono giornate da incubo: le sconfitte fanno malissimo. In un mese è cambiato tutto: sembra assurdo, ma è così e non possiamo negare l'evidenza. Sta andando tutto malissimo, anche se ognuno di noi ci mette il massimo impegno: però così non basta, dobbiamo fare di più".

Sul possibile cambio di panchina: "Che non se ne parli neanche, non si cambia proprio niente! Mica è colpa di Tesser se siamo a questo punto. O meglio, non è solo colpa sua. Le responsabilità sono mie prima di tutto, perchè ho scelto allenatore e ds. Poi del direttore sportivo, che mi ha assicurato che la squadra era giusta per un campionato tranquillo e via via di tutti gli altri: si vince e si perde tutti insieme. ...se siamo a questo punto le responsabilità sono di tutti, me in testa. Ma nessuno è escluso: tutti dovremo fare di più e lottare con il coltello tra i denti per mantenerci in questa categoria. Ovviamente diamo fiducia a Tesser, anche se certe volte esalta troppo gli avversari e non aiuta ad accrescere l'autostima dei nostri. La fiducia c'è anche nei confronti dei giocatori, perchè in campo non si risparmiano: certo, sbagliano troppo, ma evidentemente questi siamo".

Una delle voci che tiene, e ha tenuto, la piazza in attesa e che mai è stata affrontata a dovere, come quella della cessione societaria: "Un errore grande, nei tempi della comunicazione, è stato parlare di cessione in estate, cambiando le carte in tavola a livello di operazioni di mercato. Certe cose si fanno in silenzio, si poteva parlare di un partner per Longarini e non di disimpegno. Si poteva, ma non si è fatto e adesso si paga quello che avevo detto a qualcuno mesi fa, ovvero che questa storia della cessione l'avremmo pagata alla fine del campionato. Sta succedendo, anche se sarebbe riduttivo legare questo crollo di risultati alla vicenda societaria. Ci sono altre ragioni, tra cui gli infortuni, il carattere della squadra e anche alcune scelte iniziali, da parte di noi dirigenti, poco accorte: anche se reputo il contenimento dei costi comunque fondamentale per una gestione sana di una società di calcio".

Sulla presenza della società in un momento così delicato e importante: "Io sono meno presente, in questi tempi, per motivi fisici, di salute. Il ds lo sanno tutti che è poco presente. Alcune partite sono rimaste ancora da digerire per come le abbiamo perse, come contro il Carpi, ma dopo tanti mesi i veri valori vengono fuori. Siamo nel gruppo delle pericolanti, possiamo e dobbiamo uscirne visto quant'è corta la classifica. Ognuno di noi, dal sottoscritto all'ultimo degli addetti, vuole restare in Serie B: perdere non piace a nessuno. Nessuno deve essere punito, ma tutti devono essere consapevoli di aver sbagliato: ora mancano 10 partite fondamentali, un quarto di campionato nel quale dobbiamo riscattarci, perchè può succedere di tutto. Dobbiamo avere la convinzione di farcela: a cominciare da Cittadella, contro un avversario che possiamo battere. Salviamo la categoria, poi ci sarà tutto il tempo necessario per riflettere sugli errori".