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Spezia, l'ex Cesarini: "Un sogno la doppietta promozione al Legnano. Borghese il difensore più duro da affrontare. I mister che mi hanno insegnato qualcosa sono..."

Spezia, l'ex Cesarini: "Un sogno la doppietta promozione al Legnano. Borghese il difensore più duro da affrontare. I mister che mi hanno insegnato qualcosa sono..."TuttoB.com
© foto di Stefano Stradini/TuttoLegaPro.com
mercoledì 15 ottobre 2014, 22:20Spezia
di Luca Marinoni

Lunga intervista rilasciata dall'attaccante, classe '89, Alessandro Cesarini ai colleghi di SettimanaSportiva. Il numero dieci del Pavia si è raccontato a trecentosessanta gradi.

Chi è l'allenatore che ti ha insegnato di più?

"Quasi tutti mi hanno lasciato qualcosa, ma dico Sottili e Cuoghi per quanto riguarda il campo: mentre Ninni Corda sotto il profilo mentale e della fiducia, ma anche Maspero che mi allena adesso e che e' stato un grande trequartista mi sta dando tanto".

Chi è il compagno di squadra con cui hai più legato?

"Anche qua devo dirne due e sono Ivan Marconi e Luca Cattaneo, entrambi del Savona l'anno scorso tanto che erano presenti anche al mio matrimonio a giugno".

Chi è l'avversario più antipatico e tosto?

"Sicuramente Martino Borghese, durissimo in marcatura anche se poi abbiamo anche giocato insieme per un periodo e fuori dal campo è' un bravissimo ragazzo".

La partita che ricordi con più piacere?

"13 giugno 2010: Finale play off Spezia-Legnano 2-0, doppietta e promozione in C1. La gioia più grande della mia vita calcistica".

Soddisfatto della strada che hai fatto nel calcio?

"Assolutamente si. Ho iniziato con mio nonno nel piazzale di Carnea, un paesino sopra a Spezia e mai avrei pensato di arrivare fino qua. Ho fatto tutta la gavetta possibile dalla serie D alla C2 e da 5 anni faccio la cosiddetta ex Prima Divisione. Spero di continuare a scalare le categorie, arrivando in quelle più importanti".

Il tuo calciatore-idolo sin da bambino?

"Il mio idolo è' da sempre Roberto Baggio".

Soldi e calciatori professionisti. I guadagni nelle diverse categorie prof secondo te sono proporzionati fra loro?

"In effetti il gap tra la Serie A e la maggior parte dei calciatori delle serie minori è abbastanza elevato, ma non mi lamento assolutamente perchè in un momento difficile come quello che sta attraversando l’Italia adesso, io ho la possibilità di fare come lavoro quello che ho sempre sognato fin da bambino".

Se tu fossi il presidente della tua squadra, cosa faresti?

"Se fossi il presidente di una squadra cercherei di portare più bambini e famiglie allo stadio e abolirei i ritiri; perchè penso che siano inutili visto che i calciatori sono professionisti e devono sapersi gestire da soli".

Genoa, Sampdoria, o...?

"Dico Spezia (sorriso ndr). Sono di La Spezia e fin da piccolo andavo allo stadio a vedere lo Spezia, poi ho avuto anche la fortuna di giocare al Picco per qualche anno, quindi Spezia e' sempre nel mio cuore. Genoa e Samp sono due squadre bellissime, con due tifoserie incredibili e l’hanno dimostrato nel derby di qualche settimana fa".

A carriera calcistica finita, cosa farai?

"Io amo il mare e il mio sogno sarebbe aprire uno stabilimento balneare. In ambito calcistico mi piacerebbe occuparmi dei più piccoli per avviarli all’attivita' ma soprattutto per farli divertire perchè penso sia la cosa più importante soprattutto per i bambini".