Spezia, Culina: "Il gol contro il Frosinone per me è stato il più importante"

Se è vero che la prima volta non si scorda mai, difficilmente Antonini Culina dimenticherà il primo gol realizzato con la maglia aquilotta, non solo per la spettacolarità della conclusione, ma anche perchè messo a segno davanti ai circa 6000 del "Picco" e valso i primi tre punti della stagione in casa Spezia: "Sono molto felice innanzitutto per la partita che abbiamo fatto e perchè abbiamo colto i tre punti, era fondamentale per la nostra testa ed ora possiamo preparare le prossime partite con maggior serenità. Da professionista avevo già segnato sia con la Nazionale U21 croata che con il Rijeka, ma questo per me è il più importante e forse il più bello; ho pensato solamente a tirare ed è andata bene, una gioia incredibile. Con Brezovec abbiamo fatto molto meglio, è un giocatore con grande aggressività e questo forse ci mancava, voleva fortemente venire alla Spezia e vuole rimanere qui tanto tempo, dando sempre il massimo. L'anno scorso ho avuto tanti problemi con i flessori, ma ora sono risolti e mi piace come lavora il nostro mister, giochiamo molto con il pallone e questo è un bene per tutti noi. Ho ricevuto tante telefonate dopo la rete, tanti complimenti, ed ora voglia guadagnarmene altri, pensando a far bene con questa maglia. Contro il Frosinone siamo stati molto attenti a fare ciò che il mister ci aveva chiesto e credo che questo sia il modo migliore per cogliere risultati positivi. Il pubblico? Credo abbia capito che ci teniamo veramente e che c'è unità di intenti ed il supporto dei nostri tifosi è fondamentale per noi; vogliamo fare un ottimo campionato, con il lavoro miglioreremo sempre, credo che la compattezza vista nell'ultima partita sia un esempio di quanta determinazione e unità c'è all'interno dello spogliatoio. La lingua? In campo dobbiamo parlare italiano, per chi era già qua ormai è facile farsi capire, per Brezovec e Canadjija non è facile, ma hanno voglia di imparare e credo che già Josip abbia dimostrato sul campo che il calcio è comunque una lingua universale".