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Spezia, Ceccaroni: "Il pallone è al centro del lavoro di mister Bjelica"

Spezia, Ceccaroni: "Il pallone è al centro del lavoro di mister Bjelica"TuttoB.com
© foto di Francesco Scopece/TuttoLegaPro.com
giovedì 24 luglio 2014, 13:40Spezia
di Christian Pravatà
fonte www.acspezia.com

Nativo di Sarzana, reduce dall'impegno in Bulgaria con la nazionale azzurra Under 19, Pietro Ceccaroni è uno dei prodotti più interessanti della cantera aquilotta ed al secondo ritiro con la Prima Squadra, dimostra di avere le idee ben chiare, queste el dichiarazioni rilasciate al sito ufficiale della società ligure: "Per me, come per Ciurria, è il secondo ritiro con la prima squadra dopo quello della scorsa stagione e quest'anno spero possa realizzarsi il sogno di esordire finalmente con indosso la maglia della mia città, che è quanto sognavo sin da bambino. Questo gruppo è un mix tra giocatori giovani ed esperti e sono convinto che possa fare bene; l'anno scorso correvamo molto senza il pallone, mentre qui a Moena la sfera è al centro del nostro lavoro, ed anche se fatichiamo sempre tanto, il divertimento non manca ed anche questa mattina, ad esempio, il circuito di forza era finalizzato alla conclusione a rete e questo per noi calciatori è importantissimo. Io, come Ciurria e Bastoni, daremo il massimo per farci notare da mister Bjelica, durante gli allenamenti non ci tiriamo mai indietro e poi sarà il tecnico a fare le proprie scelte, ma noi dobbiamo cercare di metterlo in difficoltà con il lavoro settimanale e di sfruttare al meglio le occasioni che capiteranno. Il mio ruolo? Fino agli Allievi Nazionali ho giocato un pò ovunque, poi mister Fusco in Primavera mi ha impiegato come terzino, mentre con mister Cei sono passato al centro della difesa, mi sono trovato bene ed ho continuato in quella posizione. Per noi Pietro Fusco è una specie di padre putativo, scherza con noi e ci aiuta tanto, certe volte ci fa capire quello che è giusto con maniere un pò più brusche, ma è fondamentale e ci sta dando una grossa mano. I giocatori più esperti ci stanno vicino, ci aiutano sia dentro che fuori dal campo, ci danno indicazioni importanti, a volte con simpatia a volte in maniera più seria, ma è giusto perchè noi dobbiamo capire qual'è il nostro compito e farlo al meglio delle nostre possibilità. Personalmente mi sento abbastanza bene, i carichi di lavoro si fanno ovviamente sentire, ma spero già domani, con la prima amichevole dell'anno, di poter essere chiamato in causa e di far bene, riproponendo sul campo quanto richiesto da mister Bjelica".