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Verso Bari-Trapani, Boscaglia: "Il nostro modo di vedere il calcio ci porterà risultati"

Verso Bari-Trapani, Boscaglia: "Il nostro modo di vedere il calcio ci porterà risultati"TuttoB.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
venerdì 21 novembre 2014, 19:00PRIMO PIANO
di Tommaso Ardagna

A Lavoro per consegnare ai tifosi il miglior Trapani possibile. Dopo il pari interno nel derby con il Catania, mister Boscaglia prepara la sfida del suo Trapani che nel pomeriggio di sabato 22 Novembre al “San Nicola” di Bari. Una gara contro un avversario che sta attraversando un momento di difficoltà, ma che dopo il cambio alla guida tecnica non vede l’ora di rimettersi in pista a cominciare proprio da questa partita. Queste le sue dichiarazioni alla vigilia:

"E' vero che dobbiamo pensare a portare punti a casa, io vorrei portarne sempre tre, perché uno solo non mi basta – dichiara Boscaglia -, ma quello che per noi in ogni caso è importante è la prestazione, perché attraverso la prestazione siamo certi che i punti arriveranno. Se pensiamo solo ai punti e non alla prestazione può anche darsi che arrivino, ma fino ad un certo punto, perché in assenza di prestazioni adeguate, la conseguenza sarà quella di perdere più partite di fila e quindi perderli per strada. E' vero – aggiunge – che non vinciamo da due partite fuori casa, ma con la determinazione, con questo modo di vedere il calcio che abbiamo noi sono sicuro che arriveranno presto anche tanti punti nelle gare in trasferta. Non posso essere contento per il risultato di Frosinone o di Bologna, ma considerando la prestazione che abbiamo fatto a Frosinone, tenendo conto che gli errori fatti li abbiamo pagati a caro prezzo, e quella di Bologna, tenendo conto dell'avversaria che avevamo davanti, posso vedere quel percorso di crescita che ci porta a guardare al futuro con grande fiducia. Tra l'altro non abbiamo una situazione disperata, ma anzi una buona posizione di classifica". L'equilibrio è quello su cui il tecnico granata punta e l'equilibrio si raggiunge attraverso il lavoro costante: "Soprattutto nell'ultima settimana – dice – abbiamo migliorato tanto il nostro modo di stare in campo. Abbiamo analizzato assieme alla squadra l'ultima partita, quella contro il Catania, abbiamo verificato i nostri errori, che hanno portato la nostra avversaria a fare gol ed in settimana abbiamo lavorato tantissimo, abbiamo fatto tantissime cose davvero importanti sia nella fase di non possesso sia in quella di possesso. Dobbiamo continuare a giocare così, con tanto equilibrio. Naturalmente andremo a Bari a giocare per vincere la partita, non per difenderci. Ed altrettanto naturalmente quando non avremo palla dovremo difenderci, facendolo meglio di come abbiamo fatto nelle altre trasferte. Ma già domenica scorsa contro il Catania si è visto un grande miglioramento. E' vero che abbiamo subito due gol, ma contro una squadra del livello del Catania, anche quando eravamo in emergenza, soprattutto in quel momento, abbiamo mantenuto un certo equilibrio e non era assolutamente facile".

Così sugli avversari: "Il Bari è una squadra fortissima. L'anno scorso è arrivata in zona play off e quest'anno è stata costruita per vincere il campionato. Sarà una partita difficile. Tra l'altro il cambio di allenatore nella prima/seconda settimana dà sempre uno scossone, perché magari ci sono anche giocatori che hanno giocato meno che vorranno mettersi in mostra. Davide Nicola è un allenatore molto intelligente e molto bravo. Non so se cambierà modulo, magari dovrà aggiustare qualcosa. Ma la vera svolta si avrà nella testa dei giocatori, che hanno vissuto una settimana un po' difficile, dura. Mi aspetto questo, poi moduli e situazioni lasciano il tempo che trovano. Ci sarà certamente tantissima gente allo stadio, ci sarà tanta voglia da parte del Bari di fare bene. Da parte nostra però c'è la consapevolezza di essere una buonissima squadra, che se a Bari fa al massimo quello che sa fare può portare a casa un risultato importante".

Una gara che Boscaglia si aspetta "agonisticamente accesa. D'altra parte – aggiunge – in serie B non ci sono partite non agonistiche. Anzi, la caratteristica del campionato è proprio quella di vedere partite molto agonistiche, che di tanto in tanto sono anche tecniche e tattiche. Questo è un campionato duro, equilibrato, molto agonistico".

Senza Scozzarela, Vidanov e Iunco infortunati e Ciaramitaro squalificato, ecco come il mister inquandra l'undici "anti-galletti" e lancia la linea verde. "Non mi piace avere squalificati ed infortunati – dice il mister -, ma facciamo di necessità virtù". "Linea verde", dunque, per sopperire alle assenze? E' la linea che comunque il Trapani ha inaugurato quest'anno, con i tantissimi giovani presenti in rosa ed è " una linea che mi piace – afferma Roberto Boscaglia -, su cui dobbiamo puntare per il nostro futuro, perché dobbiamo rinnovare, rinnovarci ed il nostro percorso di crescita prevede la "linea verde", che in questo momento è definita da giocatori di proprietà e da altri che non sono di proprietà. Ma è questa la strada su cui dobbiamo puntare per avere un futuro assicurato". Considerazioni che, inevitabilmente, inducono a pensare alla finestra di mercato di gennaio: "E' ancora presto per parlarne. Sono argomenti che, non lo nego, stiamo affrontando con il Presidente ed il Direttore. Dobbiamo valutare, capire qual è la nostra situazione. Però la finestra di gennaio è importante, per poter fare delle modifiche, se necessarie. Magari c'è qualche calciatore scontento che vorrebbe più spazio o qualche giocatore di qualche altra squadra che vede il nostro gioco e vuol venire da noi. Il mercato di gennaio è importante per tutti. Dico sempre che in serie B ci sono due campionati: uno finisce a fine dicembre, l'altro inizia a fine gennaio, perché le squadre si rivoluzionano, non sono più le stesse che hai affrontato nel girone d'andata. Noi non abbiamo bisogno di rivoluzioni, perché stiamo facendo bene, abbiamo un'ottima classifica, facciamo un buon calcio. Dobbiamo migliorare alcune cose, certo, quindi è probabile che la finestra di gennaio possa essere importante anche per noi, ma, ripeto, ancora è presto per parlarne".