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"Vecchia guardia" e "Nuove leve": Novara, è un mix che conta

"Vecchia guardia" e "Nuove leve": Novara, è un mix che conta
venerdì 18 aprile 2014, 18:00Novara
di Christian Pravatà

Una vittoria di carattere, di grande agonismo, ma soprattutto di cuore quella ottenuta dal Novara contro il Trapani di Boscaglia. Il tecnico Aglietti ha deciso all'ultimo momento di cambiare modulo passando dal 4-3-3 solito ad un 3-5-2 con il tandem in attacco Manconi-Sansovini, una scelta tattica che ha pagato e sospreso l'avversario, quasi incapace di organizzare una difesa solida.

In campo gli ingranaggi hanno funzionato alla grande, oliati dall'ottimo posizionamento in campo e dal giusto mix di esperienza della "vecchia guardia" formata da Ludi, Rigoni e Pesce insieme allo spirito Young di Montipò, Vicari, Faragò e Manconi. I giovani cresciuti nella cantera novarese hanno tenuto il passo con i giocatori più esperti in palcoscenici importanti, debuttando in un periodo difficile come la lotta salvezza, i veterani hanno saputo prenderli per mano e trascinare tutta la squadra. 

Giovedì al Piola si è visto il vero Novara, veloce nell'esecuzione delle azioni e difficile da sorpendere. Le altre dirette concorrenti Cittadella e Padova hanno vinto entrambe, ma la lotta non è ancora finita, ora che anche il pubblico è ritornato unito attorno alla squadra azzurra dopo la contestazione (Prima della partita erano apparsi striscioni con scritto "indegni", ndr) il peso della responsabilità non è più così grave, "Uniti nelle difficoltà ne usciremo insieme" aveva dichiarato il presidente Massimo De Salvo. I punti fermi nella corsa salvezza per il Novara del futuro ci sono: i giovani cresciuti nella primavera azzurra stanno facendo molto bene, guardando prestazioni come quella di ieri si capisce e si spera che il futuro sia più bello del presente e che ci si ritrovi a lottare per tornare in serie A. "Il calcio è fatto così, ci sono momenti in cui gioisci e altri in cui soffri- ha ricordato De Salvo in cofnerenza stampa- noi abbiamo voluto la "bicicletta", ora di sciuro non smetteremo di pedalare".

Montipò, Faragò, Vicari e Manconi sono autentici campioncini azzurri che attireranno lo sguardo di altre squadre come è lecito aspettarsi e, c'è da giurarci, sentiremo parlare di loro molto frequentemente in futuro.