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Serie B: il punto dopo la Nona giornata

Serie B: il punto dopo la Nona giornata
martedì 21 ottobre 2014, 09:00PRIMO PIANO
di Christian Pravatà

La nona giornata di Serie B regala spunti molto interessanti che contribuiscono ad arricchire il prestigio della cadetteria: un campionato entusiasmante e per nulla scontato. È molto difficile provare a tracciare bilanci o trovare qualcuno favorito per la promozione, basti guardare le continue cadute e rinascite di molte squadre date per spacciate dopo poche giornate. Una di queste è sicuramente il Bari, vittoriosa per 4 a 2 contro la capolista Avellino e raggiunta ora in classifica. Crisi pugliese e dubbi spazzati via in 90 minuti, ne sono serviti invece 180 al Livorno conditi da 10 gol nelle ultime due partite per solidificare Gautieri sulla panchina toscana, autore di una rotonda vittoria in quel di Terni, dove la squadra di Tesser non ha potuto fare altro che piegarsi alla forza degli ospiti.

Prima vittoria davanti alla nuova proprietà per il Bologna americano di Tacopina, non poteva chiedere un debutto migliore il presidente seduto in tribuna al Dall'Allara, accolto con ovazioni e molto entusiasmo dal pubblico, che ha risposto in maniera più che positiva all'invito della società, una bella vittoria per 3 a 0 contro un Varese che deve ancora trovare la strada giusta per cominciare a dire la propria in questa stagione. Squadra lombarda che ha visto nel dopogara un episodio molto spiacevole ovvero la rissa tra i dirigenti Cannella e Ambrosetti, con quest'ultimo esonerato dal proprio incarico nella serata di lunedì. Ora il Varese dovrà compiere un altro cambiamento dirigenziale per trovare il cambio di passo necessario nell'affrontare il resto della stagione

Chi invece aspettava una svolta era il Brescia di Iaconi, è la sterzata è arrivata contro l'ottima Pro Vercelli: nel match del Rigamonti non succede nulla fino al 70' ovvero fino all'ingresso in campo di Sodinha, l'uomo che ha cambiato tutto. Nonostante il fisico lo condizioni a giocare da fermo, l'attaccante dimostra che la fame e il duro lavoro riescano a compensare anche certi difetti, con i suoi due assist consegna una vittoria che i bresciani aspettavano da 5 turni, ora la scossa è stata data, il Brescia c'è. Alza la voce anche il Trapani dopo i 6 schiaffi pesanti del Livorno, Boscaglia torna alla vittoria contro il Crotone e dà un segnale (anche se non era necessario) a chi aveva cominciato a brontolare sulla squadra siciliana.

Chi continua il proprio buon momento è il Frosinone di Stellone che batte anche il Modena di Novellino e mantiene la testa della classifica, braccato però da un gruppo di squadre affamate e cattive, il buon lavoro della neopromossa, che fa del gruppo il proprio punto di forza è un bellissimo esempio di come le proprie carte vadano giocate fino in fondo senza alcun timore referenziale verso squadre ben più blasonate ed esperte.

Con la vittoria sul Latina, il Carpi di Castori dimostra di non essere una mina vagante della cadetteria, esprimendo buon gioco e compattezza, lo specchio del carattere del proprio tecnico sempre attento ai particolari. Il Breda-bis per i nerazzurri invece trova ancora qualche problema ma si sa che prendere una squadra in corsa non è mai facile, attenti però a sottovalutare il Latina.

Dopo un periodo buio, il Perugia si ferma contro il Lanciano, ma il pareggio non deve essere letto come un passo falso degli umbri il cui ambiente è stato scosso da presunti scandali che con il calcio non hanno nulla a che fare e che comunque non sono ancora stati accertati.

Si è fermato anche il Pescara di Baroni contro un ottimo Vicenza tornato al successo dopo la sconfitta subita a Lanciano, mentre nel posticipo del lunedì una sorprendente Entella batte in trasferta il Cittadella di Foscarini grazie al gol di Botta, una boccata d'ossigeno per i liguri che ora possono affrontare con maggior serenità le prossime sfide dopo un periodo non facile dentro e fuori dal campo.

Un capitolo a parte merita il Catania, perché la sconfitta subita contro lo Spezia di Bjelica per 3 a 0 fa passare tutto il resto un po' in ombra. Il momento buio dei siciliani lo si può racchiudere nel rigore sbagliato da Rosina, la crisi del Catania è di testa, sul campo i giocatori corrono ma sembra che gli manchi qualcosa, quella spinta necessaria per trovare il gol e vincere. Buttare la croce su Sannino sarebbe illogico perché l'allenatore non può essere sempre il parafulmine di tutte le sconfitte e Sannino ha un curriculum ricco di esperienza adatto per una squadra che deve sollevarsi. Una squadra come il Catania deve guardare dentro se è trovare lì le risposte ai propri problemi. La piazza giustamente brontola ed è stufa di vedere prestazioni del genere, ma in questo momento l'unione di tutto l'ambiente può essere l'unico modo per tornare a sorridere