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Sannino: "Voglio lasciare il segno a Catania. Voglio undici animali"

Sannino: "Voglio lasciare il segno a Catania. Voglio undici animali"
martedì 16 settembre 2014, 17:20Catania
di Francesco Becciani
fonte Dal nostro inviato da Catania, Francesco Becciani

Si è svolta oggi ai microfoni di Torre del Grifo la presentazione ufficiale del nuovo tecnico del Catania, Sannino. Insieme al neo tecnico etneo anche Pablo Cosentino ai microfoni della stampa presente. Queste le parole del nuovo allenatore del Catania:

"Il primo pensiero va a Pellgrino. In tutto quello che faremo la sua mano ci sarà sempre. Cercherò di far sentire i giocatori interpreti di una situazione di cui sono protagonisti. Devono essere consapevoli che hanno le sorti della società e della città. Hanno oneri e onori. Io sarò la loro guida e mi prenderò le mie responsabilità. Chiedo di capire il momento, i giocatori sono uomini non macchine. 

E' importante la mentalità. Quello che chiedo è avere una sola idea: sopraffare l'avversario, sul piano della corsa, dell'aggressività. Sul piano tattico non posso stravolgere in qualche giorno un dogma che esiste da anni. Posso stravolgere però il modo di pensare. Bisogna pensare che l'avversario sia più bravo di noi, tutte le partite vanno sudate per guadagnare i tre punti.

Sono qui perchè voglio far l'allenatore. In Inghilterra la mentalità è differente, non ero felice. 

Concretezza è la parola d'ordine. Tutti i ricami si possono fare solo strada facendo. quando i miei giocatori mi dicono che sono antipatico è il complimento più bello che mi possono fare. Lavoreremo sulla fase difensiva, abbiamo poco tempo ma confido molto nella loro voglia di capire il momento, e la voglia di essere più attenti. E' il momento in cui molti si devono togliere un po dell'io e mettersi in testa un po del noi. E' un campionato atipico la Serie B, non contano i nomi ma altre qualità, mentali e fisiche. E' una categoria per chi ha fame, per chi ha voglia di emergere e noi dobbiamo avere questa mentalità. 

Abbiam tantissimi giocatori di qualità ma io penso che quelli che restano sono i migliori del mondo. Non voglio alibi. Chi andrà in campo, è in questo momento il più bravo e va sempre sostenuto.

Dobbiamo dare sicurezza in più nei giocatori, lavorando con semplicità. La vittoria da serenità, la sconfitta da pressione e tenzione e non consente di lavorare al meglio. Sono onorato di essere stato scelto con tanti allenatori bravi a disposizione. 

Ci sono ragazzi che ho già avuto, e sanno che sarà un lavoro difficile. Non sono qui per curare, ma per lavorare e raggiungere un obiettivo, vincere. Voglio un carattere feroce già da sabato contro il Modena.

Voglio lasciare il segno a Catania, come l'ho lasciato in altre piazze. Chi gioca in Serie A vuol dire che l'ha meritata, ma la cosa più difficile è mantenerla. 

Dobbiamo essere più spregiudicati e più liberi nella testa. La paura crea una meccanismo vizioso. Noi dobbiamo esser consapevoli di dover dare tutto per chi viene allo stadio.

Credo poco nei progetti, mi sono legato un solo anno perchè credo più nei rapporti duraturi basati su quello che si fa e non su quello che è scritto.

Rosina è un ragazzo straordinario, ha voglia di fare. Non è un ruolo o un'altro che stravolge o migliora la situazione. Conta essere uomini per capire il momento, ed essere animali in campo.

Non guardo mai la classifica, la cosa più importante è che ognuno di noi capisca il momento. Molti giocatori sono rimasti per restituire ai tifosi ciò che hanno tolto: la Serie A."