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Pisa, Gattuso: "Sapevamo che sarebbe stato difficile, abbiamo fatto quello che dovevamo fare"

Pisa, Gattuso: "Sapevamo che sarebbe stato difficile, abbiamo fatto quello che dovevamo fare"TuttoB.com
© foto di Federico Gaetano
sabato 3 dicembre 2016, 22:00PRIMO PIANO
di Christian Pravatà
fonte www.magicapro.it

Poche emozioni tra Pro Verceli e Pisa, nel dopo gara, ecco le dichiarazioni del tecnico dei toscani Gennaro Gattuso, riprese da Magicapro.it: "Abbiamo fatto quello che dovevamo fare, sapevamo che venire qui non era semplice, giocavamo contro una squadra con caratteristiche ben precise e contro cui bisogna stare attenti per 95 minuti. La Pro è una squadra magari non bellissima da vedere ma molto concreta. Nei primi minuti abbiamo sbagliato tantissimo in uscita, abbiamo fatto di tutto per farli segnare. Negli ultimi 30 minuti, invece, la squadra ha dato l’impressione di poter fare qualcosa in più, ma va bene così. Con il Cesena a livello qualitativo non è stata da buttare via la partita, il problema è stato nell’atteggiamento, dobbiamo essere umili perchè la nostra situazione ci costringe a ciò. Di qualcosa a livello qualitativo pecchiamo, ma lo spirito, il senso di appartenenza, il subire pochi gol sono cose che mi piacciono molto. Poi sicuramente mi piacerebbe vedere qualcosa in più davanti, invece spesso facciamo il compitino e ci accontentiamo. Va anche detto che in tante partite abbiamo cercato di vincere e abbiamo perso punti. Quando non diamo la sensazione di essere compatti siamo molto vulnerabili. Sicuramente se avessi avuto un centrocampista di ruolo non avrei messo Montella mezzala. La Pro Vercelli è una squadra scorbutica, che gioca sempre sulle seconde palle: ci vuole tanta fisicità, ha caratteristiche ben precise, poi Ebagua e Mustacchio sono giocatori con grande qualità. Non devi pensare solo a tenere bene il campo, ma devi tornare a coprire perchè sulle seconde palle sono devastanti. Lores è tornato con la faccia molto rilassata nonostante la tragedia che l’ha colpito, credevo rimanesse influenzato e invece l’ho ritrovato con grande voglia di giocare, scendere in campo. Anche lui comunque può fare qualcosa in più, il suo valore non si discute. Mannini è pisano, è il capitano, sa che è un giocatore importante, ma a volte sembra che abbia paura di prendere le botte, a me piace la gente ruspante e che ce la mette tutta. L’obiettivo salvezza è sempre tra 46 e 50, in Serie B, tranne che con due-tre squadre si può vincere e perdere con tutti: tranne Bari, Frosinone, Verona e Carpi le altre se la giocano tutte, non c’è molta differenza. Sembra che a livello societario ci sia la luce in fondo al tunnel, ma ormai noi abbiamo iniziato e ora continuiamo. Oggi noi non dobbiamo pensare a nulla, se non che rappresentiamo una città con un popolo fantastico e con una squadra con grande storia. Se a Gennaio la situazione non si sbloccherà, non posso obbligare nessuno a restare, ma finchè indossiamo questa maglia dobbiamo dare tutto. Noi non siamo aiutati da nessuno, ci aiutiamo da soli col nostro lavoro e con le nostre prestazioni: io credo nella buona fede degli arbitri, ma sicuramente non ci aiutano. Corrado e Ricci mi sono piaciuti molto, non voglio illudermi perchè in questi mesi ogni giorno ce n’è stata una".