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Modena, Crespo è quello giusto! Grinta, carisma e determinazione da vendere

Modena, Crespo è quello giusto! Grinta, carisma e determinazione da vendere
domenica 5 luglio 2015, 11:00EDITORIALE
di Andrea de Carlo
fonte Tuttomodenaweb.it

Tanti, tantissimi i profili sondati dal duo Caliendo-Taibi alla disperata ricerca del tecnico perfetto. Da Foscarini a Toscano, passando per Pancaro, Atzori, Montero, Calori e Crespo. A spuntarla è stato quest'ultimo, Valdanito, in fondo alle gerarchie di preferenza mentali della maggior parte dei tifosi gialloblù.

Di esperienza nel ruolo di allenatore l'argentino ne ha davvero poca poca, un anno nelle giovanili del Parma pare proprio non essere palestra sufficiente per farsi le ossa adatte ad affrontare un campionato, quello di B, che ha tagliato le gambe a molteplici allenatori anche esperti (per ulteriori chiarimenti rivolgersi a mister Novellino), inoltre l'equivalenza grande giocatore = grande grande tecnico in svariate occasioni si è dimostrata inesatta, perciò non si può fare affidamento nemmeno su questa "legge" o presunta tale. Tutto sembra quindi lasciar presagire un editoriale filo-pessimista, all'insegna del consueto negativismo pre-ritiro (manca sol quello), e invece no. Perché l'ex giocatore di River, Parma, Lazio, Chelsea, Inter e Milan di punti a suo favore ne ha veramente tanti, dall'aspetto caratteriale, passando per l'esperienza acquisita sul campo a suon di gol e minutaggio. Per descrivere il Crespo uomo che, tra l'altro, nell'arco della sua fiabesca carriera è andato spesso e volentieri a coincidere col Crespo giocatore, si possono usare tre aggettivi: grintoso, carismatico e soprattutto determinato, ultimo ma più importante aggettivo, condizione necessaria ma non sufficiente per costruire qualcosa di buono in quel di Modena.

GRINTA: Dall’etrusco “grimmitha”, sta a significare “ciò che fa paura”. Portieri e difensori che hanno avuto la grandissima sfortuna di fare i conti con Valdanito non potranno che concordare con questo oggettivo. Hernan era l’incubo di ogni avversario. A dimostrarlo due semplici dati: 273 gol realizzati in carriera, 604 presenze, indice di esperienza da vendere, credenziale questa indispensabile per giocare brutti scherzi alla retroguardia nemica. Lo stesso patron del Modena ha detto di aver scelto l’argentino proprio per la sua grinta, tenacia, caparbietà, tutti aspetti che molti allenatori passati hanno dimostrato, di fatto, di non possedere e questa mancanza si è rivelata spesso e volentieri determinante in negativo.

 CARISMA: capacità di esercitare una forte influenza su altre persone. Parliamoci chiaro: a quei livelli o ce l’hai o non ce l’hai. Leader si nasce e Crespo la sua leadership l’ha dimostrata ogni qualvolta ce ne sia stata l’occasione/necessità. “Gli piaceva molto parlare con i compagni per cercare di trasmettere loro quei segreti del mestiere che lo hanno aiutato ad essere uno dei calciatori stranieri più forti che abbiano mai giocato in Italia”. Così Franco Colomba, che lo ha allenato, qualche giorno fa ai nostri microfoni. Sono dunque gli stessi tecnici che Valdanito ha avuto che riportano questa sua spiccata propensione al dialogo. Al Modena, di certo, tale caratteristica non può che giovare.  

DETERMINAZIONE: E’ ancora una volta il buon Colomba a venirci in aiuto: “Era un grande lavoratore. Sebbene la sua carriera si fosse ormai avviata sul viale del tramonto, non si tirava mai indietro". Hernan è l’incarnazione perfetta del detto spagnolo “trabajo y sudor”, lavoro e fatica. L’argentino era sempre il primo ad entrare in campo e l’ultimo ad uscire, professionista esemplare, campione prima nella vita che in campo. La voglia di non essere solo la semplice comparsa lo ha portato a raggiungere traguardi non da poco. Il suo palmares parla per lui: sei volte capocannoniere nelle varie competizioni giocate (campionato italiano, campionato argentino, giochi olimpici, coppa Italia), vittoria della coppa Uefa col Parma, di tre campionati italiani e molto molto altro. Scarso no?

Insomma, Crespo avrà con ogni probabilità tutti i difetti, legati alla poca esperienza, di questo mondo, tuttavia possiede caratteristiche mentali di base che non possono non portare i tifosi canarini a non riporre fiducia nel lavoro del Valdanito. “Punto alla salvezza tranquilla. Ma poi mi conosco, lo so che non basta, voglio sempre fare un passo avanti…”, uno che parla così non ha già vinto in partenza? Ai posteri, anzi, al campo, l’ardua sentenza.