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Latina, Bruscagin: "Sarà un bel campionato, un orgoglio essere il capitano"

Latina, Bruscagin: "Sarà un bel campionato, un orgoglio essere il capitano"TuttoB.com
© foto di Federico Gaetano
mercoledì 24 agosto 2016, 23:00PRIMO PIANO
di Christian Pravatà
fonte www.uslatinacalcio.it

La bandiera nerazzurra del Latina nonché capitano per la stagione 2016/2017, Matteo Bruscagin, che dovrà saltare la gara del Bentegodi per squalifica, ha fatto il punto della situazione dopo più di un mese di preparazione, con due gare di Tim Cup giocate ed un imminente esordio in campionato

A Verona non potrà esserci causa squalifica: Matteo Bruscagin dovrà scontare, infatti, il turno di stop per cumulo di ammonizioni dopo il giallo rimediato nell’ultima gara della passata stagione, quella che con il pari di Pescara ha regalato al Latina la permanenza in serie B. Brusca, bandiera e capitano nerazzurro della stagione 2016/2017 ha fatto il punto della situazione dopo ormai più di un mese di preparazione, con due gare di Tim Cup giocate ed un imminente esordio in campionato. “Sono a Latina da tanto tempo e ho sempre cercato, in questi anni, di dare l’esempio sul campo. Il fatto di indossare la fascia da capitano mi riempie d’orgoglio e di responsabilità, sono felice di farlo a Latina, un città che mi ha adottato ed ormai sento mia”.

Inizia il quinto campionato completo in nerazzurro. Che differenze ci sono rispetto al passato?

“Ogni anno inizia con gli stessi presupposti, si vuol sempre far bene e puntare ad ottenere il massimo. Di differenze ce ne sono, questo è un gruppo molto giovane e con tanti ragazzi che hanno voglia di fare, mettersi in mostra e dare il proprio contributo. Sicuramente c’è una base importante dallo scorso campionato, credo che ci sia tutto per disputare una buona stagione. Come sempre dipenderà da noi dare seguito ai propositi attraverso le prestazioni sul campo”.

Cosa comporta la presenza di così tanti giovani?

“C’è molto entusiasmo, i ritmi degli allenamenti sono alti perché c’è concorrenza e voglia di fare da parte di tutti. Magari l’esperienza è minore rispetto a qualche stagione passata, ma si è visto che negli ultimi due anni i risultati sono stati un po’ deficitari pur avendo in rosa calciatori di grande esperienza. Quello che è riuscito a fare il Crotone insegna che con una buona organizzazione e dei giovani forti e molto motivati si possono ottenere risultati importanti”.

Vivarini ha ribadito più volte che questa squadra deve crescere mentalmente. Cosa ne pensi?

“Abbiamo bisogno di fiducia dopo la stagione travagliata che abbiamo appena vissuto. Sarà importante partire bene, abbiamo un inizio di calendario tosto ma dobbiamo conquistare subito fiducia. Le amichevoli precampionato e le prime due gare di Coppa Italia, sotto questo punto di vista, qualcosa hanno già evidenziato. La crescita c’è stata, anche a Novara abbiamo cercato di imporre il nostro gioco contro un avversario forte ed attrezzato. Ritengo che il lavoro che stiamo facendo sia buono e la strada intrapresa sia quella giusta, c’è solo da lavorare tanto perché il mister sta cercando di cambiare anche la nostra mentalità, vuole una squadra offensiva e che sappia attaccare in avanti senza difendersi al limite dell’area. C’è tanto da fare, ma possiamo disputare un buon campionato”.

Il calendario propone subito la grande favorita per la promozione in A. A Verona sarà dura?

“Quello del Bentegodi sarà un test molto impegnativo. Il Verona è una squadra costruita per fare altri campionati. Da un certo punto di vista è meglio affrontarlo subito perché certi loro meccanismi possono non essere rodati al 100  percento, dall’altro sai che vai ad affrontare in trasferta, in uno stadio affascinante, una squadra forte. Mi dispiace molto dover saltare per squalifica questa partita: sono certo che i miei compagni disputeranno una grande partita”

Qual è la tua griglia delle favorite?

“Come organico il Verona è la più forte in assoluto. Tra le altre attrezzate penso al Novara e al Bari, che hanno fatto un mercato di livello, così come lo Spezia. Sarà un campionato bello ed impegnativo, in cui noi cercheremo di ritagliarci il nostro spazio togliendoci delle belle soddisfazioni”