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La Giovine Italia: i goleador del futuro sono in Serie B

La Giovine Italia: i goleador del futuro sono in Serie BTuttoB.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
martedì 15 aprile 2014, 00:00PRIMO PIANO
di Alberto Neglia

Benvenuti al quarto e ultimo appuntamento con la nostra rubrica dedicata ai migliori talenti militanti nella serie cadetta. Dopo aver esplorato, ruolo per ruolo, il patrimonio calcistico nato in seno alla Giovine Italia, eccoci giunti al capitolo inerente agli attaccanti. Quello del centravanti è, storicamente, un ruolo delicato; sempre oggetto di discussione e di attenzione, il numero 9 per antonomasia vive sotto i riflettori e per questo è maggiormente esposto a critiche e giudizi. La Nazionale Italiana è prossima alla partenza alla volta del Brasile, dove si terrà il Mondiale, consueto appuntamento con la storia. Nonostante il gruppo sia quasi già definito, il Ct Cesare Prandelli non dimentica l'importanza dei giovani, come dimostra lo Stage di Roma sotto lo sguardo vigile del tecnico ex Fiorentina del mese scorso. E' innegabile che in Italia viga l'esasperante tendenza ad affidarsi a calciatori d'esperienza; il Commissario Tecnico rappresenta l'eccezione, sensibile com'è alla causa dei più giovani.

La Serie B pullula di talenti in rampa di lancio e il reparto avanzato non fa eccezione. A partire dall'ottimo Federico Bernardeschi('94), che sta vivendo una favola in quel di Crotone. L'attaccante di proprietà della fiorentina, portato in dote alla Viola dal solito Pantaleo Corvino, ha stupito tutti grazie alle nove reti stagionali. Prandelli è rimasto letteralmente stregato dal giovane attaccante, tanto da convocarlo a Coverciano nelle ultime ore. Dotato di mezzi atletici importanti, Bernardeschi viene accostato dai più ad Alessio Cerci.

Lui si ispira ad Alessandro Diamanti, al quale lo accomuna quel sinistro magico che ha fatto innamorare lo Scida. Per lui, la Serie A potrebbe non essere così distante: secondo quanto trapela dall'ambiente toscano, la Viola vorrebbe riportarlo a casa, affidandolo a Vincenzo Montella, uno che coi giovani ha dimistichezza. Ancora in casa Crotone, spicca il talento di Stefano Pettinari ('92). Cresciuto nella Roma, dove trova l'esordio in Champions nel 2009 e in Serie A nel 2010, Pettinari è oramai da tre anni in forza alla squadra calabrese. Sei reti in ventidue presenze nella stagione corrente, è uno score di tutto rispetto per quello che a Roma era accostato nientepopodimeno che a Francesco Totti.

L'ambiente crotonese si aspetta, però, di più da un calciatore con i mezzi di Pettinari: il prossimo anno, dovrà essere quello della consacrazione , con il raggiungimento della maturazione definitiva. Anche a Bari, come a Crotone, tra gli artefici massimi della grande stagione dei pugliesi, un giovane. Si tratta di Cristian Galano ('91), già nove centri stagionali e una costanza di rendimento impressionante. Bravo ad agire da esterno sinistro in un 4-3-3 o in un 4-2-3-1, Galano è tra le sorprese più liete di questa stagione del biancorossi. In molti gli estimatori, pure in Serie A, dove lui sogna di giocare anche a costo di lasciare il Bari. Sempre più leader e sempre più decisivo: grazie al suo contributo, il Bari può sognare i play-off.

Chi, invece, è sicuramente destinato a giocare in Serie A, è Andrea Belotti('93). Il suo Palermo, infatti, è vicinissimo a ottenere la promozione e il giovane 'galletto' è tra le sorprese più liete in casa rosa-nero. Otto reti in diciotto gare disputate, sempre decisivo: i suoi gol hanno fruttato molti punti ai siciliani, che si godono il proprio gioiello. Chi l'ha già allenato, come Emiliano Mondonico, lo paragona a Gianluca Vialli per l'incredibile fiuto del gol; Belotti combina forza fisica a rapidità ed è molto apprezzato da Iachini per la sua duttilità: può svariare su tutto il fronte offensivo, giocando da seconda o da prima punta. Il Palermo proverà a blindarlo, per puntare su di lui ancora nella prossima stagione.

A Novarello, invece, c'è entusiasmo per Jacopo Manconi ('94), ennesima intuizione della dirigenza piemontese. Pescato dall'Eccellenza Lombarda, dove giocava nel Villantero, Manconi si è distinto per versatilità e attitudine al sacrificio. Bene quando gioca da centravanti, ancora meglio da esterno, posizione in cui può sfruttare la sua predisposizione all'assist. Per il Novara, si tratta di un investimento importante oltre che di un prospetto destinato a raggiungere alti livelli. Per chiudere, merita certamente menzione Gianmario Comi ('92), attaccante del Lanciano in prestito dal Milan.

Per l'attaccante solo un gol stagionale in nove presenze; dopo sei mesi da comparsa a Novara, a Lanciano attendono che l'attaccante ex Reggina ritrovi la sua vena realizzativa. Proprio nella Reggina, due stagioni fa, aveva segnato undici reti in trentacinque presenze. Figlio d'arte, Comi ha la stoffa del centravanti classico, forte dei suoi 187 cm, benchè manchi ancora qualcosa sotto porta. Il quadro adesso è completo, sebbene questi siano solo alcuni dei tanti calciatori importanti nella serie cadetta; Prandelli stia all'erta, i nuovi Baggio, Totti e Del Piero potrebbero giocare in Serie B.