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I due volti di un Latina sciupone

I due volti di un Latina sciuponeTuttoB.com
© foto di Federico Gaetano
martedì 16 settembre 2014, 22:00PRIMO PIANO
di Tommaso Ardagna

Ancora un’occasione gettata al vento. Diversa nei contenuti, nel modo in cui è avvenuta e nel risultato finale; ma quelli del Latina a Livorno sono pur sempre due punti persi. Così come avvenuto a Vicenza, anche a Livorno infatti, la truppa di Beretta non ha sfruttato a dovere la superiorità numerica incappando per la seconda volta consecutiva nel “ciò che poteva essere e non è stato”. Mentre nel recupero della prima giornata a mancare sono state il mordente e la capacità di creare occasioni nel secondo tempo alle quali si è aggiunto in più un Vigorito in versione “monstre”,  in Toscana a venir meno è stata la capacità di chiudere l’incontro e la fortuna. Non è bastato infatti, trovare il vantaggio immediatamente dopo l’espulsione di Djokovic; nella ripresa, il Latina ha subito il ritorno degli amaranto guidati da un Cutolo entrato nella ripresa e che ha dato la giusta scossa ai compagni.

Ma soffermiamoci sui lati positivi che i nerazzurri hanno messo in mostra: la giusta caparbietà che questa volta per più di 80’ ha tenuto in apprensione l’avversario, la buona intensità con cui il Latina ha messo in difficoltà un Livorno comunque molto alto in difesa nel primo tempo, il ritorno della qualità di Viviani che ha riacceso la luce in mezzo al campo, ma soprattutto un’encomiabile difesa che in tre partite ha preso soltanto un gol e per giunta su rigore.

Per perfezionarsi c’è tutto il tempo. L’obiettivo del “Leone Alato” adesso è cercare di approfittare della sfida interna e fare bottino pieno contro l’Avellino, soprattutto perché rimanere imbattuta nel tour de force che la vede impegnata in 7 partite nell’arco 21 giorni, con per di più tutte vittorie in casa, aggiungerebbe ancora una dose di valore non indifferente al lavoro fin qui svolto.