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Hellas Verona, Pazzini: "Volevo rimettermi in gioco. E' un bel momento ma la strada è ancora lunga"

Hellas Verona, Pazzini: "Volevo rimettermi in gioco. E' un bel momento ma la strada è ancora lunga"TuttoB.com
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
mercoledì 19 ottobre 2016, 18:30PRIMO PIANO
di Christian Pravatà
fonte www.hellasverona.it

Conferenza in casa Hellas Verona per Giampaolo Pazzini, queste le dichiarazioni riportate sul sito ufficiale del club in vista del match contro la Pro Vercelli, 10a giornata della Serie B ConTe.it 2016/17.

«Volevo tornare ad essere protagonista, decisivo, a rimettermi in gioco nel modo giusto.  Avevo, ho e avrò ancora tante motivazioni per fare bene. Non mi era mai capitato di fare 4 doppiette di fila, è un momento molto bello e sono contento, ma dall’altra parte so che la strada è lunga  e non abbiamo ancora fatto niente. Siamo partiti forti, questo ci ha dato fiducia ed entusiasmo per fare le cose sempre meglio. Bisogna fare i complimenti a tutto il gruppo e questa è l’occasione perfetta per farlo. Non voglio soffermarmi troppo sull’anno scorso, che ci ha lasciato tanta amarezza e voglia di rivincita. Siamo ripartiti con l’entusiasmo di mister Pecchia e del Direttore Sportivo e fin dal ritiro di Racines abbiamo creato un gruppo bello, coeso, e gli effetti si vedono: chi non gioca o chi entra a partita in corso si sente ugualmente importante. Se il Verona è Pazzini dipendente? No, perché hanno fatto gol tanti calciatori. Cerco solo di dare una mano, ma è la squadra a mettermi in condizione di fare bene, il merito è da dividere con i compagni. Spesso abbiamo noi la gestione del gioco, ricevere palla vicino alla porta è un fattore molto improntante per un attaccante. Cosa è cambiato dall’anno scorso? La salute. E’ indubbio che un anno fa ho avuto tanti problemi e per cercare dare mano ho forzato i tempi, facendo peggio».

«Un commento sulla Serie B? Ho trovato un campionato molto equilibrato, tutte le squadre ci affrontano per fare la partita della stagione, per noi è uno stimolo in più. Io come Toni e Van Basten?  Sono paragoni che fanno piacere e riempiono d’orgoglio, ma questo dà ancora maggiori motivazioni per fare bene, come ho detto siamo coscienti che la strada è lunga e siamo solo all’inizio, dovremo mantenere questo entusiasmo per tutto l’anno. Io e Luca abbiamo un obiettivo in comune, il gruppo: un obiettivo bello e difficile, ma tutti insieme - siamo convinti -  potremo toglierci grandi soddisfazioni».

«Una tripletta? Mi piacerebbe portare a casa il pallone  a mio figlio, che spesso mi rimprovera per aver fatto solo due gol (ride, ndr). Quale rete mi è piaciuta di più? Per un attaccante i gol sono tutti belli, anche l’ultimo con l’Ascoli. Quello a cui sono più legato è il primo segnato al Brescia. Le mie emozioni da capitano? E’ una bella sensazione, che dà stimoli maggiori perché ho gli occhi dei compagni puntati addosso, devo sempre dare il buon esempio, dando una mano o facendo un rimprovero in caso di bisogno. Cerco sempre di trasmettere voglia e grinta per vincere. Ganz? Parliamo spesso. Io più di ogni altro posso capire i suoi pensieri, ma sono sicuro che avrà la sua occasione, siamo ancora all’inizio e tutti avranno la loro occasione di contribuire. E’ giovane, vede la porta, le sue qualità sono indubbie. In questo gruppo anche chi non gioca in partita non molla niente e questo è un aspetto significativo e importante. Gli allenamenti? Lavoriamo molto con la palla, con tanta intensità, è una tipologia di lavoro che piace molto al gruppo. Il mio rapporto con la città? Mi trovo molto bene a Verona, mia moglie e mio figlio sono molto felici qui».

«La Pro Vercelli? Sono una squadra in salute, avranno entusiasmo come ce l'abbiamo noi. Non vediamo l'ora di scendere in campo in casa, davanti ai nostri tifosi. Come diciamo sempre, la partita più dura è sempre la prossima, quindi si lavora sempre a testa bassa. Se la Nazionale è un mio obiettivo? L’azzurro è la massima espressione del calcio in Italia. Ad ogni modo i miei pensieri sono tutti per il Verona».