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FIGC: la serie B appoggia Tavecchio

FIGC: la serie B appoggia Tavecchio
mercoledì 23 luglio 2014, 09:00PRIMO PIANO
di Christian Pravatà
fonte www.legaserieb.it

La serie B appoggerà la candidatura di Carlo Tavecchio alla presidenza della Federcalcio. Ad annunciarlo, con una dichiarazione al Gr1 Radio Rai, Andrea Abodi. "Albertini è un bravo dirigente - spiega - ma per il rilancio servono condivisione tra le leghe e modernizzazione". Dopo alcune consultazioni interne la Lega Serie B ha così sciolto le riserve annunciando il suo appoggio al presidente della Lega Nazionale Dilettanti: "La componente maggioritaria rappresentata dalle leghe in Consiglio federale impone una responsabilità forte e la Lega Serie B vuole dare il proprio contributo per l'ammodernamento del calcio" ha detto Abodi. 

Programmazione, condivisione, modernizzazione. Attorno a questi tre elementi e' maturato l'appoggio della Lega di B rappresentata da Andrea Abodi alla candidatura di Carlo Tavecchio a presidente della Figc. ''Parlo - dice Abodi - a nome di 21 societa' che la pensano in un certo modo''. "Le quattro leghe che hanno l'azionariato della federazione - osserva - devono assumersi le loro responsabilita' e dare le risposte che non sono state date in questi anni. Al di al' del fatto doloroso della fuoriuscita dal Mondiale e delle dimissioni di Abete noi siamo sempre gli stessi. Ritengo che in questo momento le leghe abbiano ancora di piu' il dovere e la responsabilita' di mettersi assieme: dobbiamo dimostrare di avere la capacita' di assumerci le responsabilita' tutti insieme. Ognuno con le sue diversita' e sensibilita' abbiamo il compito di ricostruire un sistema che evidentemente non produce piu' risultati''. Un discorso - sottolinea Abodi - quello della comunanza delle leghe, che non e' mai stato fatto in precedenza. Quattro gli obiettivi dichiarati: "primo, ricostruire un modello che sappia dal basso fornire giocatori alle squadre azzurre per migliorare la competitivita' della nazionale, ma anche delle squadre di club - spiega -. Poi migliorare la qualita' di tutte le competizioni, dalla serie A. Terzo, diminuire le distanze tra le competizioni. Il che non significa - dice - che la serie A deve rallentare, ma che siamo noi che dobbiamo creare le condizioni di riavvicinarci a loro. Se aumentiamo le distanze tra le competizioni non va bene. E infine nell'ottica della credibilita' del sistema ogni presupposto di incremento dei fatturati passa per la reputazione del sistema. Ci dobbiamo difendere da una serie di rischi insieme, e piu' siamo divisi e piu' ci esponiamo a questi rischi. Questo e' addirittura il primo obiettivo''. Abodi ha detto di non avere sul piano personale nessuna preclusione sulla candidatura di un ex calciatore: ''No, personalmente non c'e' alcuna pregiudiziale, lo dimostra anche il modo in cui da presidente di Lega collaboriamo con le componenti tecniche. Non mi sento di fare un appello ad Albertini quanto all'unita' elettorale. Ritengo per certi versi sia anche giusto che Demetrio si sia candidato. Per me Albertini non e' un ex calciatore ma un dirigente che stimo. Poi nel confronto mi auguro che ci sia a valle dell'elezione la possibilita' di ragionare su progetti comuni''. ''Non possiamo pensare - sostiene Abodi - che all'interno della federazione ci sia una maggioranza e una opposizione ma un fine comune per rendere il sistema attraente e moderno. Abbiamo uno strumento fondamentale che forse non abbiamo utilizzato fino in fondo che e' la programmazione''. Come finira'? Abodi ritiene che non si arrivera' a cifre lontane da ''cio' che ognuno di noi rappresenta''. ''Ritengo - conclude - che il risultato sara' quello di Tavecchio presidente e mi auguro che ci sia un assetto complessivo in termini di ruoli e responsabilta' che sappia ricostruire a valle dell'elezione una unita' d'intenti di cui abbiamo bisogno perche solo cosi' si vincono le sfide come altri Paesi ci hanno dimostrato. E mi auguro che quel fair play che chiediamo ai tifosi possiamo metterlo in atto anche nel confronto elettorale''.