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ESCLUSIVA TB - Frosinone, Crivello: "Vogliamo il primato. Noi e il Carpi siamo simili. I ricordi dell'esperienza alla Juve..."

ESCLUSIVA TB - Frosinone, Crivello: "Vogliamo il primato. Noi e il Carpi siamo simili. I ricordi dell'esperienza alla Juve..."TuttoB.com
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
venerdì 28 novembre 2014, 16:30ESCLUSIVE TB
di Redazione TuttoB.com

Chi avrebbe detto, qualche mese fa, che il Frosinone neopromosso avrebbe raggiunto i piani più alti della classifica? Probabilmente nessuno, eppure gli uomini di Stellone hanno lottato e, sempre rimanendo coi piedi per terra, hanno sorpreso tifosi, addetti ai lavori e magari anche loro stessi. Il campionato però è lungo e il motto “pensare partita per partita” è valido anche per i gialloblù che a questo proposito, si stanno preparando alla sfida decisiva per il sorpasso del Carpi capolista. Roberto Crivello ci ha raccontato i segreti della squadra rivelazione di questo campionato e come non abbia niente da invidiare alle avversarie.

Il match col Carpi è alle porte. Cosa temete di più dei biancorossi?

“Non dobbiamo temerli, ma sicuramente li rispettiamo anche perché se sono primi un motivo c’è. Sono una squadra che non molla mai, quindi sarà necessario scendere in campo concentrati, ma anche con la voglia di vincere. Sarà una partita importante per entrambi”.

Secondo Porcari, Frosinone e Carpi sono grandi gruppi con un gioco molto simile. Come pensate di portare a casa i tre punti con una squadra che vi somiglia tanto?

“Abbiamo caratteristiche simili. Come loro corriamo e non molliamo niente, sono caratteristiche che per restare in B è fondamentale avere. Come stiamo preparando questa gara? Esattamente come tutte quelle che affrontiamo ogni sabato. Magari andrà bene o magari no, però come la preparazione anche il nostro atteggiamento non cambia”.

Il Carpi vanta attaccanti importanti, ma anche una retroguardia in grado di segnare. Da difensore, come avete intenzione di fermare le incursioni avversarie?

“Sicuramente loro sono pericolosi anche sulle palle inattive, spesso però, i nostri primi difensori sono gli attaccanti, quindi ci difenderemo in undici come abbiamo sempre fatto. Poi anche gli stessi difensori possono pensare ad andare in rete come Blanchard contro il Livorno. Vincerà chi sarà più in forma sabato”.

Le tre assenze di lusso (Lollo, Suagher, Bianco) non vi fanno stare più tranquilli?

“Lollo, Suagher e Bianco sono tre giocatori importanti, conosco bene l’ultimo. Tuttavia le cose non cambiano perchè affronteremo ugualmente un gruppo roccioso che dispone di una panchina lunga e che anche quando, come in questo caso, mancano tre titolari, riesce a sostituirli con giocatori in grado di fare addirittura meglio”.

Intanto in palio, oltre ai tre punti, c’è la vetta tanto agognata e anche tanto vicina. E’ Stellone il “segreto” di questo Frosinone da record?

“Il segreto è Stellone sì, ma lo sono anche il Direttore Sportivo, il Presidente, noi stessi lo siamo. Siamo un gruppo a tutti gli effetti ed è proprio giocando a calcio che ho capito che senza questo si possono vincere tre, quattro partite, ma non si possono raggiungere risultati più importanti”.

Le scarse aspettative di chi non credeva in questa neo promossa vi hanno dato modo di lavorare più serenamente?

“In realtà noi siamo partiti con la consapevolezza di valere tanto. I giornali ci davano per spacciati essendo i nuovi arrivati, ma è stato un fattore che è servito a stimolarci, conosciamo i nostri mezzi e sappiamo di poter fare bene anche se l’obiettivo è sempre la salvezza”.

Questi mezzi vi porteranno a mantenere questo livello lungo tutta la stagione?

“Se manteniamo questo livello raggiungiamo la Serie A. Comunque sarà difficile: inevitabilmente arriverà un momento in cui subiremo un calo, ma a quel punto starà a noi gestirlo al meglio cercando di fare il possibile per portare a casa più punti”.

Parliamo invece di te. Stamattina l’ecografia è risultata negativa: il problema al quadricipite destro è completamente risolto?

“Ultimamente avevo riscontrato un fastidio che poi si è rivelato essere una semplice contrattura al quadricipite senza nessuna lesione, per fortuna. Questo di cui ho sofferto è un problema causato dalla tendenza a caricare tutto sulla parte destra che mi porta a correre male e di conseguenza rischio di ritrovarmi in situazioni del genere. Io comunque sto bene e sono a disposizione del Mister che deciderà se schierarmi titolare o meno”.

La forma non ti mancava neanche l’anno scorso quando sei stato eletto miglior terzino della Lega Pro. Senti di essere cresciuto particolarmente col trasferimento a Frosinone?

“Sicuramente sono cresciuto dal mio arrivo in squadra. Questa è un’ottima piazza che sicuramente è stata anche determinante per il mio percorso di formazione come giocatore professionista”.

Un’altra grande squadra di cui hai vestito la maglia, è stata la Juve Primavera di Bruni. Cosa ti porti dentro di quella esperienza?

“Ricordo con piacere il mio periodo a Torino. Di quella grande esperienza sportiva e della Primavera bianconera mi porto la crescita come persona, inevitabile nell’ambiente Juve, e i rapporti che ancora mantengo con chi ha condiviso quel periodo con me. E’ bello tenere i contatti anche se purtroppo non sempre accade con la partenza dei membri dello spogliatoio”.

Eppure sei tifoso dell’Inter. Hai dei giocatori a cui di ispiri di questi due club o di altri?

“Ci sono diversi nomi: come terzino mi ispiro a Nagatomo o a Maicon, però il mio modello è Zanetti, un campione che ammiro da sempre”.

Fino a pochi mesi fa la Serie B era ancora un sogno, ora che si è realizzato qual è il desiderio per il futuro? Con questi risultati senti la Serie A più vicina?

“Il desiderio naturalmente è quello della massima serie, di giocare a San Siro, tuttavia per realizzare i sogni bisogna sempre lottare e rimanere coi piedi per terra. Ogni volta però bisogna sempre puntare alto: in Lega Pro cercavamo la promozione, ora che siamo in B l’obiettivo è prima di tutto rimanerci e poi chissà…”.

 

nicole gomena