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ESCLUSIVA TB - Di Marzio: "Al Catania manca la mentalità. Pellegrino deve lavorare su..."

ESCLUSIVA TB - Di Marzio: "Al Catania manca la mentalità. Pellegrino deve lavorare su..."TuttoB.com
martedì 2 settembre 2014, 19:00Catania
di Francesco Becciani

Dopo l'esordio stagionale dei rossoazzurri nel deludente pareggio per 3-3 contro gli abruzzesi del Lanciano, è intervenuto in esclusiva su tuttob.com Gianni Di Marzio, ex allenatore anche del Catania. Ecco le sue parole:

Il Catania pareggia contro il Lanciano. Era un risultato prevedibile? Quali sono state secondo lei le difficoltà dell'approccio alla gara del Catania?

"Prima del fischio iniziale mi aspettavo una vittoria altisonante per i valori in campo. Ragionando poi con maggiore razionalità e conoscendo la categoria, che ho avuto il piacere di vincere più di una volta, so che i valori tecnici in Serie B contano fino ad un certo punto. Ciò che conta di più sono invece i valori di umiltà, di spirito di appartenenza, i valori di gruppo, la corsa, l'abnegazione, cosa che non ho visto nel Catania, mentre le ho viste nel Lanciano. A questo ovviamente bisogna avere una buona organizzazione di gioco, di pressing, buona intensità di ritmo e attaccare gli spazi senza palla come l'aveva lo scorso anno l'Empoli di Sarri. Il Catania è mancato in questo e invece voleva vincere la gara con giocate individuali. Alcuni giocatori del Catania hanno forse la presunzione di sentirsi campioni senza esserlo. Sotto quest'aspetto non ho visto una squadra."

E' l'aspetto mentale è la difficoltà maggiore che il Catania potrà affrontare nel corso del campionato?

"Assolutamente si. A livello mentale ma non solo collettiva, ma soprattutto a livello individuale. Sarà molto difficile tornare con i piedi per terra. In Serie B non ti regala niente nessuno. I giocatori del Catania non possono permettersi di vivere sugli allori di aver giocato in palcoscenici importanti, tutto questo in Serie B non conta niente. Io ho avuto quest'impressione e questo è un male da curare immediatamente. Questa è la cosa più difficile che deve fare Pellegrino. Io non lo invidio assolutamente. al di la della difesa che ha preso tre goal, è proprio una prestazione negativa. Io i campionati di Serie B li ho vinti con le migliori difese, ma in questo Catania non c'è filtro a centrocampo. E' difficile andare avanti con Rinaudo play-maker basso, Rosina e Chrapek intermedi. Questo rombo con il vertice basso non lo concepisco io in Serie B. Ovviamente questa è solo una mia considerazione, non una polemica. A mio avviso Rosina non può reggere fisicamente questi ritmi. Pellegrino ha molto da lavorare ancora."

Su cosa deve dunque lavorare maggiormente Pellegrino?

"Il centrocampo visto contro il Lanciano è un trio che al limite può coesistere, perchè può rendere in fase di possesso ma non in quella di non possesso. A prescindere che i tre davanti non fanno pressing alto così in mezzo al campo ci vuole molto più sacrificio cosa che in realtà non vedo, anche se Rinaudo è un buon interditore."

Nella prestazione di Sabato hanno fatto bene i nuovi e male la vecchia guardia.

"Calaiò mi è piaciuto molto e molto bene Rosina ma gli argentini non mi sono piaciuti. Il Catania è sempre più argentino, sembra una squadra sudamericana. Ci si deve rendere conto che si sta giocando nel campionato italiano ed il campionato di Serie B è un'altra cosa. Il Calcio è un gioco duro, non si possono prendere poi tutte quelle ammonizioni per gioco falloso. Bisognerebbe sfruttare molto di più Calaiò come terminale offensivo al quale dare la possibilità di scaricare dietro e far salire i centrocampisti per le ripartenze"