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Cesena: la differenza la fanno i bomber

Cesena: la differenza la fanno i bomberTuttoB.com
© foto di Di Leonforte F./TuttoCesena.it
domenica 11 ottobre 2015, 17:30Cesena
di Marco Lombardi

Perdere al Sant'Elia può essere preventivato. Ci sta. Il Cagliari è una corazzata. Ma la partita di oggi ha evidenziato, a scanso di equivoci, che la qualità dei singoli è dirimente... Anche quando si è falcidiati dalle assenze, chi dispone di pecunia può fare affidamento, comunque, su giocatori di categoria superiore, chi no deve arrangiarsi con quello che passa il convento... Sintetizzando, può essere commentata così la netta affermazione degli isolani sul Cesena. Partita decisa dai bomber. Quelli veri. Sau, Melchiorri, Farias. Versus il nulla dell'attacco bianconero (Ragusa a parte). Privo di Rosseti e del totem Djuric, Drago deve fare le nozze coi fichi secchi, ripiegando sul baby Moncini (evanescente e sistematicamente annullato dalla difesa cagliaritana) e rispolverando Succi, che ha avuto la possibilità di riaprire la partita ma, tutto solo davanti a Storari, impiega mezz'ora per aggiustarsi il pallone fra i piedi, quindi lascia partire una "ciabattata" che si spegne malinconicamente sul fondo. Devastante il peso della cessione di Rodriguez... Sono 7 (sette) le giornate di campionato e 0 (zero) le reti delle punte o presunte tali dei romagnoli, tenuti in vetta dalle prodezze degli esterni (su tutti Ragusa), dalle sapienti giocate del gioiellino Sensi, nonchè dagli interventi prodigiosi di Capelli e Gomis (anche oggi sontuoso sul colpo di testa a botta sicura di Joao Pedro). Pesante anche la defezione di Caldara. Protagonista in negativo, infatti, il "recidivo" juventino Magnusson. In occasione della rete che sblocca la partita, l'islandese, dapprima si fa anticipare da Joao Pedro (sul quale mette una pezza, come detto poc'anzi, Gomis), quindi goffamente è autore, sul tiro di Farias, del tocco decisivo che tradisce l'incolpevole portiere italo-senegalese. Ancora più pacchiano il tentativo di evitare in scivolata la seconda segnatura dei rossoblù. L'effetto è quello, fantozziano, di rotolare in porta insieme al pallone. Poi l'islandese, conscio di averle combinate grosse, si assume la responsabilità di un calcio di punizione da distanza siderale, trovando un gol clamoroso, ma chiaramente "agevolato" dall'infortunio muscolare subito, poco prima, da Storari, con l'ex vice di Buffon che, in versione Capitano Achab, stoicamente si reggeva su una gamba sola. Palla al centro e il Cagliari ristabilisce le distanze, con un contropiede letale di Melchiorri, il quale, in progressione, fa a fette Magnusson (ancora lui!) e soci. Con il disastroso centrale difensivo a contendere a Succi e ad un De Col perennemente in affanno sulle folate degli avanti cagliaritani la palma del peggiore in campo. Per un podio da Tapiro d'oro... Campanello d'allarme per Drago... I bianconeri on tour non convincono affatto. Il ruolino di marcia annovera una netta ed imprevedibile sconfitta a Chiavari, una vittoria ad Ascoli favorita da una clamorosa topica arbitrale (confermata dalle moviole di ogni dove e che solo uno stolto può negare), un rocambolesco e "fortunoso" (per usare un eufemismo) pari a Perugia e, da ultimo, una pronosticabile, ma pesante ed intrisa di sbavature difensive e totale improduttività offensiva, sconfitta in Sardegna... Per il tecnico di Crotone c'è molto da lavorare. Non sempre basterà l'effetto trascinante del "Manuzzi" a sopperire alle lacune (specie offensive) della rosa e a restare agganciati al vertice della classifica...