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Bari, proprio sul più bello: ora devi mantenere le attese

Bari, proprio sul più bello: ora devi mantenere le atteseTuttoB.com
© foto di Federico De Luca
sabato 19 aprile 2014, 16:00Bari
di Giuseppe Contangelo

Tutti i fattori sembravano combaciare e portare all’epilogo che molti pugliesi si aspettavano e speravano: giovedì  il San Nicola gremito di 30.000 spettatori per il match con il Latina che ha fatto registrare il record di presenze sulle tribune che non si verificava da anni; ieri era in programma, inoltre, l’asta per l’acquisizione della società che avrebbe dovuto sancire l’anno zero da cui ripartire per dare al club l’immagine che si merita che non è di certo quella degli ultimi anni macchiati da penalizzazioni, rischio di esclusione dai campionati, stipendi non pagati e fallimenti vari.

Insomma, sembrava la due giorni perfetta, con l’eventuale successo contro i nerazzurri che avrebbe fatto da contorno all’offerta dei nuovi proprietari: in poche parole, tutto era pronto per la rinascita del Bari e di Bari.

 

Invece, come spesso accade, desideri e speranze che sembravano ad un passo sono andati in fumo con i galletti che prima hanno interrotto la striscia positiva di cinque risultati utili che aveva fatto rinnamorare i sostenitori biancorossi della propria squadra, a causa del tonfo interno contro gli uomini di Breda che sono riusciti nell’impresa, abbastanza rara di questi tempi, di espugnare un San Nicola che ha comunque spinto i proprio beniamini per 90 minuti. Poi, per chiudere il cerchio, la notizia che nessuno voleva sentire è arrivata inesorabile: il Bari non avrà ancora un proprietario in quanto l’unica offerta giunta in Tribunale non è stata ritenuta corretta dai giudici.

Così i sogni che hanno accompagnato le ultime 48 ore del popolo barese, si sono trasformati all’improvviso in incubi e cattivi presagi; i soliti incubi, verrebbe da dire.

Fino al 12 maggio, giorno della nuova udienza, sarebbe meglio concentrarsi solamente sul campo per far si che i sacrifici fatti fin ora non risultino vani; le vittorie contro Varese ma soprattutto con le big Trapani, Empoli e Lanciano ed il pareggio ottenuto al cospetto del Cesena non possono essere buttati al vento con un finale di campionato che non dovrà far accontentare i ragazzi di Alberti di una salvezza ottenuta in anticipo sulla tabella di marcia, bensì bisognerà rimettere insieme i cocci, assorbire le delusioni e ripartire.

Si ricomincerà dall’Euganeo di Padova dove ad attendere Galano e compagni ci saranno i bianco scudati e la loro fame di punti salvezza che hanno reso la squadra di Serena una delle note liete delle ultime settimane con la parola sconfitta che non appare nel tabellino dei veneti da cinque lunghe giornate; non sarà facile dunque per i galletti rialzare la testa e tentare di proseguire la rincorsa all’ottavo posto, l’ultimo valido per gli spareggi promozione.

 

Appare fondamentale ritrovare soprattutto l’entusiasmo che si era creato nel capoluogo pugliese negli ultimi mesi e che aveva contagiato tutti con le pagine di molti quotidiani nazionali che parlavano di "miracolo biancorosso", "rinascita del San Nicola" e c’era chi addirittura chi pronosticava un ritorno in grande stile nel massimo palcoscenico calcistico italiano. In effetti, molti erano stati colpiti dal repentino quanto netto cambio di rotta del club biancorosso che tutto ad un tratto era passato dall’essere considerato quasi un candidato certo per la retrocessione a giocare uno del più bel calcio della cadetteria, scalando posizioni in classifica e riportando la gente allo stadio come non si vedeva dai tempi del 4-2-4 di Ventura, il tutto in meno di tre settimane.

La stessa gente che spera che la sconfitta interna subita giovedì sia solamente una neo e rimanga un episodio isolato facente parte della due giorni molto amara del Bari che ora, vuoi o non vuoi, dovrà mantenere le attese che si sono create: che il miracolo biancorosso possa continuare.