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Avellino, camorra-scommesse: la società si costituirà parte civile

Avellino, camorra-scommesse: la società si costituirà parte civileTuttoB.com
© foto di Dario Fico/TuttoSalernitana.com
lunedì 23 maggio 2016, 20:00PRIMO PIANO
di Angelo Zarra

Un'altra bomba scuote il campionato di serie B. Dopo lo scandalo che colpì in pieno il Catania nella passata stagione, con gli etnei finiti in Lega Pro con diversi punti di penalizzazione, questa volta tocca all'Avellino anche se, la situazione è molto diversa rispetto alla bufera che travolse la formazione siciliana nella passata stagione, visto che interessa solo tesserati della squadra e non dirigenti.

Tutto è partito dalle dichiarazioni del capoclan Antonio Accursio e dalle successive intercettazioni telefoniche raccolte dai carabinieri di Napoli che, hanno arrestato questa mattina ben 10 persone affiliate al gruppo di camorra "Vanella Grassi" di Secondigliano per attività illecite su scommesse riguardanti le partite di serie B. I fatti in questione risalgono alla stagione 2013-14, la prima dell'Avellino in serie B dopo la promozione dalla Lega Pro, e riguardono le ultime quattro partite disputate dal club biancoverde, al tempo in corsa per un posto ai play-off. Secondo quanto la ricostruzione degli inquirenti, come riportato dal quotidiano La Repubblica, il clan camorristico si è avvicinato ai giocatori dell'Avellino grazie al fatto che nella squadra irpina militava Armando Izzo, difensore ora al Genoa, nipote del fondatore della "Vanella". Con questo contatto gli uomini di questo club elargivano centinaia di migliaia di euro per manipolare i risultati della formazione irpina.

Oltre al difensore napoletano ora al Genoa, indagato per concorso esterno in associazione mafiosa, sono finiti gravemente nell'occhio del ciclone anche Francesco Millesi ora in forza all'Acireale al tempo capitano dell'Avellino e Maurizio Peccarisi (in campo in una delle partite incriminate Modena-Avellino) oltre che l'ex calciatore Luca Pini, che faceva da tramite tra la cosca mafiosa e Millesi per dare ingenti somme di denaro al fine di manipolare le partite. Nella conferenza stampa di questa mattina, il Procuratore aggiunto Filippo Beatrice ha esplicitamente parlato delle partite sotto l'occhio degli inquirenti: si tratta di Modena-Avellino terminata con il punteggio di 1-0 e Avellino-Reggina 3-0. Anche Avellino-Trapani 3-3 e Padova-Avellino 2-1 erano entrate nel mirino della cosca malavitosa ma, per quanto riguarda la prima partita qualcosa saltò mentre la seconda non andò a buon fine per l'arresto del boss proprio negli istanti in cui stava festeggiando la "vittoria" dell'Avellino contro la Reggina. Anche altri due giocatori, secondo quanto riporta SportAvellino.it, sarebbero stati avvicinati dal club camorristico con l'intento di manipolare i risultati delle partite. Si tratta di Fabio Pisacane (insignito ai tempi della Ternana di un premio dalla Fifa per aver denunciato la combine nella partita tra Ravenna e Lumezzane) e del portiere Andrea Seculin, che però risposerò in maniera negativa.

Il procuratore aggiunto Filippo Beatrice sta lavorando in queste ore per definire tutte le indagini e dare gli atti nelle mani del pm Palazzi, che avvierà l'inchiesta. L'Avellino secondo le parole rilasciate dal patron Taccone all'Ansa "si definisce parte lesa" e, secondo quanto raccolto dalla nostra redazione, si costituirà parte civile al processo che vedrà imputati diversi suoi ex calciatori.