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Pescara, Cosmi: "Restano 7 gare per salvare la stagione. Programmi per il futuro? Tentate di farli voi giornalisti, non io. Pressioni? Sono solo cavolate"

Pescara, Cosmi: "Restano 7 gare per salvare la stagione. Programmi per il futuro? Tentate di farli voi giornalisti, non io. Pressioni? Sono solo cavolate"TuttoB.com
© foto di Federico De Luca
giovedì 24 aprile 2014, 15:47Pescara
di Luca Cilli
fonte www.lavocedeipescaresi.net

Per il Pescara la gara di venerdì contro il Novara non si può proprio sbagliare. Lo impone la classifica, insipida dopo le sconfitte in trasferta contro Brescia e Ternana ed i pareggi casalinghi al cospetto di Reggina e Cittadella. Lo impone lo stesso tecnico dei biancazzurri Serse Cosmi che vuole tornare a far risultato per inseguire il traguardo play-off, a cui crede ancora, e regalare una gioia a società e tifosi a cui ha promesso il massimo impegno da qui fino alla fine della stagione. Intervenuto nella conferenza stampa della vigilia l’allenatore umbro ha anche sottolineato la sua intenzione di non pensare al futuro. Il suo obiettivo è quello di fare il massimo nel presente.

“Ci sono 7 gare per salvare la stagione che non è stata compromessa dalla sconfitta di Terni. E in queste partite restanti dobbiamo trovare la forza per esprimere tutto quello che abbiamo dentro, anche per non avere rimpianti, rimorsi, per qualcosa che si poteva realizzare ed invece non si realizza per poco. Contro il Novara dobbiamo giocare nella maniera giusta per tutti i 90 minuti. Sono fiducioso per questa partita, anche se siamo abitualmente privi di tanti calciatori. È un problema con cui ho convissuto dal primo giorno, ma al di là di questo aspetto dobbiamo trovare la forza di esprimere il massimo. La rassegnazione? Lo siete voi rassegnati, non io. Per me non esiste questa parola. Con il tempo sono diventato realista, non sono un sognatore. Non sono rassegnato, anzi per certe situazioni che si sono create sono anche arrabbiato. Il mio compito e fare quello che ho promesso a società e tifosi. Se devo avere degli interlocutori sono loro, prima la società e secondo i tifosi a cui non ho promesso i play-off ma di vedere qualcosa nella squadra in cui andava in campo. Mi hanno chiesto una formazione in grado di esprimere determinati valori. A Brescia e nel secondo tempo di Terni non si è visto. E’ successo solo in queste circostanze, in altre no. In me c’è consapevolezza dell’importanza della gara contro il Novara. I programmi sul prossimo anno? Li fate voi. Fate domande al sottoscritto quando è da tre settimane che scrivete sui programmi per la prossima stagione. Io posso rispondere per la mia realtà, che corrisponde agli accordi presi con la società ed i tifosi. Stop. Tutto il resto lo lascio a voi, che è il vostro mestiere e la vostra libidine quella di voler andare a tirare fuori le cose. Se sono infastidito? Io purtroppo per voi ho iniziato ad allenare in serie A andando a sostituire Mazzone guidando calciatori che venivano dalla serie C. E dico tutto. Nella mia vita ho dovuto affrontare cose, con tutto il rispetto, molto più grandi rispetto a quelle di adesso. Comunque non sono infastidito. Però non mi venite a dire se la gara contro il Novara serve a decidere il futuro. Perché del futuro scrivete voi. Anzi, tentate di scriverlo. Pressioni? Io le vedo come cazzatte. Le pressioni ve le inventate voi, a me sono altre le cose che mettono pressione. L’unica cosa che mi mette pressione è il non conseguire sotto l’aspetto caratteriale un risultato che ho promesso ai tifosi. Perché ho promesso che avrebbero visto una squadra in grado di lottare in campo dal primo all’ultimo minuto. Questa sarebbe la più grande delusione.”