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Oddo in conferenza stampa: "Sogno di allenare il Pescara in Serie A. Contro il Lanciano sarà dura, ma a noi serve la vittoria. Complimenti a Ranieri. E Gilardino..."

Oddo in conferenza stampa: "Sogno di allenare il Pescara in Serie A. Contro il Lanciano sarà dura, ma a noi serve la vittoria. Complimenti a Ranieri. E Gilardino..."TuttoB.com
© foto di Federico Gaetano
mercoledì 4 maggio 2016, 18:00Pescara
di Marco Romano
fonte dal nostro inviato a Pescara Marco Romano

Il tecnico dei biancazzurri Massimo Oddo, nella conferenza stampa dopo l'allenamento mattutino, nell'incontro con la stampa viene portato a toccare vari argomenti, dalla situazione attuale dell'infermeria, al momento della squadra in vista dei play-off, fino ad arrivare ai complimenti a Claudio Ranieri e citare Baresi e Gilardino.

Mister come stanno i vari Crescenzi, Lapadula, Zampano?

“C'è qualche acciacco. Lapadula ha qualche fastidio alla caviglia ma non dovrebbero esserci problemi. Memushaj dovrebbe rientrare anche se sta svogendo lavoro a parte per evitare colpi di freddo e di vento. Zampano è rientrato. Dovrebbe rientrare Crescenzi, valutiamo se fargli fare prima una partita con la primavera. Sarebbe disponibile anche per domenica ma preferirei fargli fare qualche minuto e vederlo per poi averlo a disposizione contro il Modena”.

Cosa pensa della Virtus Lanciano? Come vede i suoi prossimi avversari?

“E' una squadra che sta facendo bene. Ho visto l'ultima partita e non meritava di perdere. Ha giocato gran parte della gara con un uomo in meno, ma nonostante questo ha fatto buone cose. Nonostante tutto quello che sta succedendo è una squadra che ha entusiasmo, hanno voglia di dimostrare e centrare un obiettivo che tutto sommato fino a questo momento sarebbe meritato perché avrebbe molti punti e sarebbe già quasi salvo. E' una partita difficile perché entrambe le squadre hanno bisogno di fare i 3 punti. Noi faremmo un grandissimo passo in avanti e loro alzerebbero di molto le chance di salvezza, un punto gli servirebbe poco e nessuno sarebbe grave. Loro faranno la partita della vita. Non dobbiamo sottovalutarla. E' una partita importante che riserva secondo me tante insidie e bisognerà restare concentrati”.

Ha definito “gara della vita” quella Lanciano, mentre per il Pescara la prossima che partita sarà?

“Importantissima e fondamentale al fine del raggiungimento del terzo e quarto posto. Perché poi andremo a Modena e riceveremo il Latina, squadre che si devono salvare. Fare 3 punti significherebbe rimanere davanti. Una vittoria potrebbe valere matematicamente i play-off e sarebbe un passo importante. Se vogliamo puntare al terzo posto tutto passa dalla partita di domenica”.

Come sta Rolando Mandragora?

“L'ho sentito tutti i giorni. Tornerà qui per la riabilitazione perché vuole stare vicino alla squadra e ai compagni. E' stato un ragazzo importante per noi, per il cammino che abbiamo fatto e ci tiene a stare insieme alla squadra”.

C'è qualcuno altrettanto pronto da lanciare come ha fatto con Torreira l'anno scorso?

“In primavera no. Alcuni fisicamente, altri per capacità tattiche non sono ancora pronti. Forse l'unico che per struttura fisica potrebbe è Odriozola, ma è ancora molto giovane farebbe fatica a livello tattico soprattutto per il modulo con cui giochiamo noi”.

Il Pescara è considerata la squadra dove giocano i talenti migliori della Serie B, anche però il Lanciano ha diversi buoni giocatori come Rocca, Vitale e Di Francesco.

“I giovani diventano bravi ed interessanti quando fanno bene dimostrano qualcosa sul terreno verde. Questa dimostrazione di forza possono averla nell'immediato o esplodere dopo come per esempio accaduto a Caprari. Questo è stato l'anno di Di Francesco che sta facendo un grandissimo campionato. Il calcio è fatto di scommesse. Ci sono ragazzi che hanno grandi qualità che magari non dimostrano nel provino o esplodono più tardi, mi viene in mente Baresi. Questo non vuol dire che chi non lo prese è scarso, vuol dire che magari in quel momento non era così bravo. Mi ricordo che giocavo con Gilardino a Verona, aveva 17 anni, e non avrei puntato 1000 lire sul suo futuro. Poi è diventato campione del Mondo e ha vinto tantissimo. Nel giro di meno di 2 anni, quando è esploso a Parma, faceva cose incredibili che non gli ho mai visto fare a Verona. E' stato lui bravo ad esplodere. Sta succedendo ora per Di Francesco, come per tutti gli altri giovani arrivati a Lanciano nel mercato invernale”.

Vitale è uno di quelli proveniente dalla primavera e che ha avuto un ottimo impatto.

“Si allenava da 6-7 mesi con la prima squadra e questo già aiuta. Non è semplice prendere un giocatore dalla primavera e che risponda subito bene in prima squadra, come ha fatto per esempio Torreira l'anno scorso. Anche Bonazzoli si allenava con la prima squadra e questo ti aiuta”.

Un pronostico per Bari-Cagliari?

“Immagino che il Cagliari non voglia più aspettare. E' vero che manca 1 punto, ma quando passano le partite diventa difficile. Se fossi nell'allenatore del Cagliari manterrei alta la pressione”.

Il presidente Sebastiani ha detto che il futuro di Oddo è sulla panchina del Pescara.

“Il futuro non è mai certo. Si chiama futuro perché è incerto. La certezza è che ho un contratto. Il mio sogno è quello di portare questa squadra in Serie A e di allenarla in quel campionato. Ma non è detto che non possa rimanere anche in Serie B, anche se dovessero arrivare altre chiamate. Dipende anche da quella che sarà la pianificazione futura”.

Cosa si sente di dire sull'impresa di Ranieri in Inghilterra?

“Ha fatto qualcosa di incredibile, di straordinario, quasi surreale. Non è che ha vinto il campionato in Svizzera, ma in uno di quelli probabilmente più difficili al mondo, con squadre attrezzate. Questo significa che nella vita nulla è impossibile. Se si conclude un anno del genere in questo modo non è una casualità. Vuol dire che la società era capace e solida, un allentore che credeva nei propri giocatori...Anche il Crotone ha fatto questo. Ora tutti parlano di giocatori che ad inizio anno non conosceva nessuno. Come a Pescara che tutti ora parlano di Lapadula e Caprari. Fortunatamente queste sono storie belle del calcio”.