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Caso Gnahorè, la replica del pres. del Perugia: "Non mi sarei mai aspettato una cosa del genere, ma siamo tranquilli"

Caso Gnahorè, la replica del pres. del Perugia: "Non mi sarei mai aspettato una cosa del genere, ma siamo tranquilli"TuttoB.com
Santopadre
© foto di Federico Gaetano
martedì 14 febbraio 2017, 18:00Perugia
di Marco Lombardi

Preso atto del ricorso presentato dalla Ternana in merito alla presunta irregolarità della posizione del calciatore del Perugia Eddy Gnahorè, Massimiliano Santopadre, patron del club biancorosso, ospite della trasmissione Fuori Campo in onda su Umbria Tv, ha rassicurato i tifosi: "La strada mi ha insegnato a comportarmi in un certo modo, a rispettare chi ho davanti, l'avversario, i genitori, e ad accettare le sconfitte. Per questo dico che nella vita bisogna essere bravi quando si vince, ma anche quando si perde. Io, a parti invertite, avrei fatto una telefonata per verificare se ci fossero i presupposti per fare una cosa del genere, visto che una partita di calcio si vince sul campo. Io condanno il modo in cui hanno fatto le cose, all'oscuro di tutto. La cosa mi è dispiaciuta perchè il ricorso è stato presentato a cose fatte, non preventivamente. Forse mi avrebbero dovuto fare una telefonata per chiedermi informazioni. Ma noi siamo tranquilli, perchè prima di tesserare il giocatore abbiamo fatto tutti i dovuti accertamenti, informandoci ed interpellando importanti personalità. La Lega ha avuto tre giorni di tempo per rilasciarci tutti i documenti che abbiamo presentato. Se fossi un tifoso della Ternana non mi interesserebbe vincere in questo modo... Questa cosa, comunque, mi è servita per capire chi ho di fronte. Non mi sarei mai aspettato una cosa del genere. Gnahorè ha un visto dalla Lega, Bucchi ha la massima disponibilità nel convocarlo o meno. Il derby vinto è stata una cosa meravigliosa. Una persona me l'ha rovinato... Non ho visto Pagni nè altri dirigenti della Ternana, evidentemente non mi conoscono. Sono stato salutato solo dalla Polizia e dalla sicurezza della Ternana. Mi hanno tenuto "segregato" e non sono nemmeno potuto andare a salutare i miei tifosi. Io non avrei mai impedito a Longarini di andare a salutare i tifosi della Ternana... Non lo avrei fatto con nessun presidente...".