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L'ex tecnico del Padova, Pea: "Jelenic è un giocatore utile e dinamico. A Padova? Esperienza conclusa a causa di false voci sulla mia vita privata"

L'ex tecnico del Padova, Pea: "Jelenic è un giocatore utile e dinamico. A Padova? Esperienza conclusa a causa di false voci sulla mia vita privata"TuttoB.com
© foto di Alberto Fornasari
venerdì 18 aprile 2014, 13:40Padova
di Elisa Donatini

L’ex tecnico di Juve Stabia e Padova, Fulvio Pea, ha parlato ieri sera in un programma televisivo di “Padovasport.tv”, prima della partita Brescia-Padova. L’allenatore si è espresso riguardo alla gara della sua vecchia squadra, anticipando la grande serata di Jelenic: "L'abbiamo utilizzato da quinto di destra a centrocampo oppure esterno nel tridente d'attacco. E' un giocatore generoso, utile e dinamico, che se oggi avrà la serata giusta potrà mettere in difficoltà il Brescia". 

Del Brescia ha detto: "Quando ero alla Juve Stabia contro il Brescia avevamo perso 2 a 1. Sbagliammo un rigore, fu una gara equilibrata decisa dagli episodi. Il Brescia è una buona squadra, formata da un mix di esperti e giovani ed ha tutte le carte in regola per entrare nei playoff che con questo nuovo regolamento sono più avvincenti. Caracciolo? L'ho allenato quando era un ragazzino, è un giocatore che potrebbe giocare in A ma ha fatto una scelta di vita". Di Serena ha così parlato: "Lo conosco, ha fatto molto bene a La Spezia in C e questa è un'occasione per tornare ad allenare in Serie B ed ha carte in regola per salvare la squadra. E' un grande professionista che sta dando giusta identità alla squadra. Giocatori del Padova che mi porterei in squadra? Sicuramente Cuffa, è stato l'anima del Padova l'anno scorso, lo è ora e lo sarà sempre. Gioca col cuore e nonostante i problemi per il rinnovo del contratto è voluto rimanere in biancoscudato con grande professionalità”.

Riguardo alla classifica, Pea si è così espresso: "Chi riuscirà a salvarsi? Domanda difficile, c'è molto equilibrio. Non avrei mai pensato di trovare il Novara in quella posizione, è una squadra che avrebbe dovuto lottare per i playoff. Qualche settimana fa pensavo che fare la corsa sul Novara fosse complicato, invece sta tenendo vive le speranze di Padova e Cittadella". L’Ex tecnico delle vespe ha raccontato della sua esperienza a Castellammare: "La Juve Stabia? E' un peccato che sia spacciata. E' una società eccezionale, formata da gente che lavora con passione. Come mai ho accettato quell'incarico? All'inizio di questa stagione ho avuto alcuni problemi familiari ed una volta conclusi mi ero ripromesso di accettare la prima proposta che sarebbe arrivata. A Castellammare sono stato benissimo, i giocatori si sono messi a disposizione e sono stati dei grandi professionisti. Grazie a loro e alla società è stata un'esperienza molto positiva. Se potessi tornare indietro, accetterei nuovamente. Il fantasma di Braglia? A Castellammare ha fatto anni bellissimi, il mio compito non era quello di sostituirlo nei cuori dei tifosi ma quello di concludere stagione con dignità. Ma è andata come è andata".

Sul suo passato a Padova ha detto: "Baraldi? Fa parte del passato, quel che è successo è successo. Io a Padova sono stato benissimo grazie ai tifosi. Mi sentivo affiancato da loro che seguivano la squadra durante partite e allenamenti. Cestaro? L'ho risentito quando mi è nato il figlio e anche a Natale. I tifosi fanno bene ad amarlo per quello che ha fatto qui a Padova. Una delle motivazioni che hanno fatto sì che si concludesse la mia esperienza padovana è stata anche quella che qualcuno all'interno mi ha accusato di aver flirtato con la vicepresidente Carron. Ma i tifosi del Padova sono intelligenti e ci hanno sempre sostenuto. Con loro giocavamo in dodici”.

Pea ha anche parlato del progetto di Marotto e del futuro: “Quello che quest'estate Marotto mi ha presentato era veramente un bel progetto per il Padova, sotto tutti i punti di vista. Latina? Sì, mi ha cercato quest'estate, ho avuto l'impressione di una società solida, e i risultati attuali lo dimostrano. Il mio futuro? Mi piacerebbe ricominciare a luglio, spero di essere fortunato ad affrontare la stagione dall'inizio a differenza di quest'anno, quando ho dovuto declinare le offerte. Modelli? E' difficile imitare una persona. Ciò che esprimiamo deve venire da noi. Certo, ho osservato vari allenatori ma non si può copiare. Tecnici che stimo in Serie B? Stimo Drago, persona capace e simpatica. Gli auguro di andare in Serie A. Padova o Cittadella, chi retrocederà? Io ho grande stima del Cittadella, in questi anni Marchetti e Foscarini sono stati bravissimi, abili a creare squadre che si sono salvate in Serie B. Dall'altra parte c'è il Padova, squadra alla quale sono affezionato perché mi sono trovato bene. Non è che magari cambia il regolamento e ne vanno giù solo tre?”.