Modena, storia di un declino dichiarato

Ora basta. Modena non ne può più. La squadra gialloblù negli ultimi mesi è irriconoscibile. Ma l’impressione è che ci si stia scavando la fossa con le proprie mani. Sì, perché questo declino non nasce dal nulla, è frutto di vari fattori che sommati portano a tutto questo, e per tutto questo si intende: la miseria di 5 gol nelle ultime 8 partite, vittoria mancante dal 20 dicembre scorso e vedere i playoff allontanarsi sempre di più, con l’ombra dei playout che incombe alle spalle. Sono numeri da provinciale, numeri che si addicono alla squadra cuscinetto del campionato, che punta alla salvezza senza alcuna ambizione in più. Eppure la seconda parte di campionato partiva con i migliori auspici. La posizione in classifica era nettamente migliore rispetto a quella della stagione passata. Ma è proprio qui che la Ghirlandina inizia a scricchiolare, proprio qui, nel momento di accelerare. Si può attribuire l’inizio di questa manfrina alla questione Ardemagni. Dopo alcuni rumors di mercato riguardanti il ritorno dell’ex, Novellino ammette ai giornalisti la sua stima nei confronti del giocatore, specificando poi quali per lui fossero i movimenti di mercato migliori. Tutto normale giusto? Forse per voi, ma per Caliendo no. Dopo aver stroncato l’affare Ardemagni si scaglia contro il mister Novellino, sostenendo che il mercato lo deve fare la società, mentre l’allenatore deve starne fuori. Prendono vita quindi le prime tensioni all’interno della squadra. Tanta tensione, poca serenità, e la striscia di risultati negativi aumenta. Per non parlare del mercato: decine e decine di nomi, obbiettivi dichiarati, ma dopo Fedato e Garritano il nulla. Anzi, si inizia a vendere. L’ultimo giorno di mercato porta a fare le valige ben 3 giocatori. Tonucci, Osujii e Luppi. Uno per ruolo, rosa indebolita, situazione che continua a peggiorare. E il post mercato porta ad altre due sconfitte, a Perugia e a La Spezia. La rocambolesca sconfitta di ieri quindi è solo la goccia che fa traboccare un vaso pieno da ormai troppo tempo. Urge un cambio di mentalità, lavorare a testa bassa, dare tutto in campo, dimostrare l’attaccamento alla maglia e riportare il Modena in alto. Ma bisogna agire subito, il tempo passa ..