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Modena, Diablo e tifosi: la salvezza è tutto merito vostro

Modena, Diablo e tifosi: la salvezza è tutto merito vostroTuttoB.com
© foto di Federico De Luca
martedì 9 giugno 2015, 12:20Modena
di Andrea de Carlo
fonte Tuttomodenaweb.it

“IL PIU’ GRANDE SPETTACOLO DOPO IL BIG BANG SIAMO NOI, IO E TE”, chissà se Jovanotti mentre era intento a scrivere quello che sarebbe poi diventato uno dei suoi più grandi successi si è lasciato ispirare dal rapporto istauratosi tra Granoche e la tifoseria canarina. Probabilmente no, anzi sicuro, però ammettetelo, il ritornello della celebre canzone pare proprio azzeccarsi perfettamente  al feeling tra il bomber urugaiano e i supporter gialloblù. Col Diablo una storia d’amore con tantissimi alti e praticamente zero bassi. Corre, suda, lotta, pressa, inventa, si sacrifica (tanto, tantissimo) e segna. Onorare la maglia può essere ormai considerato sinonimo di Pablo Granoche, o meglio il contrario, se volete. Fatto sta che Modena non poteva trovare miglior interprete per quel ruolo, a dimostrarlo le 22 reti messe a segno in stagione (miglior marcatore del campionato cadetto) ed i numerosissimi elogi provenienti da tutto il mondo calcistico e dalle principali categorie professionistiche. Non molla mai, nemmeno quando sembra non esserci più speranza, sempre il primo ad entrare e l’ultimo ad uscire, sia in allenamento che in partita, disponibile con tutti, mai una parola fuori luogo, testa bassa e lavoro, trabajo y sudor: essere bomber in campo è questione di tecnica e allenamento, bomber nella vita è questione di stile, esser bomber in entrambi invece è..beh..CHAPEAU. Uno dei principali fattori determinanti per il raggiungimento dei playoff l’anno scorso e della salvezza in questa stagione è stato come detto il Diablo. La seconda ed ultima componente decisiva è rappresentata dal tifo canarino. Che dire? Ogni aggettivo volto ad elogiare il pubblico gialloblù sarebbe davvero davvero riduttivo. Due sono i fotogrammi del film di questa stagione, entrambi risalenti al recentissimo passato, che più reputo indicativi per far comprendere a chi non vive quotidianamente i colori canarini l’immenso spessore dei tifosi. Andata playout a Chiavari, Entella-Modena: 1000 tifosi al seguito della squadra. Un migliaio di persone accorse a dar manforte proprio quando il gioco si fa duro, rettifico, durissimo. Ma di che ci si stupisce? Il popolo emiliano è così, nel momento del bisogno, quello vero, testa bassa e fuori le palle. La seconda istantanea degna di nota è rappresentata dagli ultimi venti minuti di gara sabato sera. Minuto 67, Calapai entra duro su un giocatore avversario e si becca il cartellino giallo. Era il secondo, Modena costretto a giocare in 10 contro 11 buona parte della seconda frazione. Lo stato di agitazione, paura, panico è totale, lo si legge nello sguardo perso di chi ti è accanto, dei giocatori in campo, di tutti. E allora che si fa? Si sta zitti pregando tutti i santi possibili o immaginabili? No, affatto, si canta a squarcia gola al ritmo di “Fino alla fine avanti gialli”. La grinta non si compra al supermercato, è questione di Dna o di esperienze passate da cui trai insegnamenti. I tifosi hanno dimostrato di esser lì, sempre e comunque, mostrando in lungo e in largo il loro viscerale attaccamento alla maglia. Anch’essi sempre i primi ad entrare gli ultimi ad uscire. Ecco quindi dimostrato che Granoche+tifoseria= mix invincibile, PERCHE’ LA SALVEZZA E’ DAVVERO TUTTO MERITO LORO.