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ESCLUSIVA TB - Bettinelli: "Lugano? Trattativa arenata per diversi motivi... In B non conta il blasone, ma progettualità e lavoro. Vivarini e Semplici faranno bene"

ESCLUSIVA TB - Bettinelli: "Lugano? Trattativa arenata per diversi motivi... In B non conta il blasone, ma progettualità e lavoro. Vivarini e Semplici faranno bene"TuttoB.com
© foto di Federico Gaetano
mercoledì 22 giugno 2016, 19:00LE INTERVISTE DI TB
di Marco Lombardi

Dal Lugano a Pavoletti, passando attraverso un'ampia carrellata sul prossimo torneo cadetto. Di tutto questo abbiamo parlato con Stefano Bettinelli, ex allenatore del Varese, raggiunto in esclusiva dalla redazione di TuttoB.

 

Mister, recentemente sei stato accostato a più riprese al Lugano, quale papabile candidato alla successione di Zdenek Zeman sulla panchina elvetica... Puoi confermarci i contatti? Se sì, alla luce della scelta del patron Renzetti di affidarsi "ad interim" ad Andrea Manzo, il discorso prosegue o, comunque, potrebbe riaprirsi?

Confermo i contatti col Lugano. Tra il mio procuratore ed i vertici della società svizzera sono intercorsi colloqui... Per vari motivi, però, la trattativa si è arenata... E non ci sono i margini perchè possa riaprirsi.

 

Più facile rivederti su una panchina estera o italiana? Magari di serie B?

Da parte mia non c'è nessuna preclusione... L'importante è cominciare in una realtà organizzata, dove sappiano apprezzare il mio lavoro... In altri termini, ciò che conta è che io trovi il giusto contesto in cui poter usufruire del tempo necessario per sviluppare la mia filosofia di gioco, godendo della fiducia della società. Ripeto, non esiste alcuna chiusura aprioristica...

 

Potendo scegliere, preferiresti ripartire da un progetto imperniato sulla valorizzazione dei giovani, oppure da uno più ambizioso, fondato su un equilibrato connubio fra elementi esperti e giovani di prospettiva?

Anche in questo caso, devo dire che non ho preclusioni... Ho una grande esperienza coi giovani. Mi piace lavorare con loro... Fondamentale è che ci sia alla base un progetto serio e chiaro, a prescindere dal fatto che l'obiettivo sia la crescita tout court dei giovani, oppure un traguardo più ambizioso da raggiungere grazie al giusto mix fra giocatori già formati ed elementi da valorizzare. Intendiamoci: non che lavorare coi giovani sia riduttivo, nè che sia vietato cullare e/o centrare traguardi ambiziosi anche sposando la linea verde...

 

Cosa ci lascia in eredità la stagione di serie B andata in archivio?

La serie B dimostra ogni anno che ciò che conta non è il blasone, ma la cultura del lavoro. Emblematico l'esempio del Crotone: la lungimiranza societaria è stata decisiva. E il lavoro sul campo paga sempre... Tanto quanto disporre di un budget importante come quello del Cagliari... Qualora ce ne fosse ulteriore bisogno, da questa stagione si evince che a fare la differenza sono le società in grado di gestire ed infondere serenità all'ambiente. Dove regnano confusione ed approssimazione, invece, il rischio latente è quello di fare la fine del Livorno e del Modena...

 

Il calciomercato non ha ancora ufficialmente aperto i battenti, ma le trattative si susseguono frenetiche ed incessanti... C'è qualche giocatore dello scorso campionato cadetto che ti sentiresti di consigliare a club della massima serie?

Ritengo che Lapadula meriti un palcoscenico importante... Poi citerei quasi tutta la rosa del Cagliari, benchè, in questo caso, stiamo parlando di giocatori già di un certo spessore e con alle spalle esperienze significative... Mi piacerebbe che fossero valorizzati Capezzi, Barberis, Ricci e Yao del Crotone... Il salto di categoria dalla B alla A è enorme... Sarà importante non farsi affascinare dai lustrini della massima serie... Meglio crescere a piccoli passi, approcciando la nuova categoria partendo da realtà di medio-bassa classifica...

 

La B recupera piazze storiche e di prestigio quali Pisa e Ferrara... Sarà un campionato ancora più equilibrato e livellato?

Non amo ripetermi, ma il blasone non conta nulla... E' irrilevante ciò che hai fatto cinque minuti prima... Il discorso vale anche per il Verona, che nonostante un ingente "paracadute", grazie al quale partirà da una posizione privilegiata, dovrà sudarsi sul campo la promozione. La serie B è un campionato estenuante e durissimo, dove nessuno ti regala nulla... In ogni caso, ribadisco che tutto ruota attorno alla progettualità. Al fine di evitare fallimenti, sulla falsariga di quelli del Modena e del Livorno di quest'anno, servirà innanzitutto che le società diano tempo ai tecnici di lavorare con serenità.  

 

Ai nastri di partenza si presenterà una "pletora" di allenatori al debutto in categoria (Vivarini, Semplici, Longo, Venturato...)... Credi che abbiano le carte in regola per fare bene, oppure potrebbero pagare lo scotto dell'inesperienza?

Sono sicuro che faranno un ottimo lavoro... Conosco bene Semplici, che ha realizzato qualcosa di straordinario alla guida della Spal. Credo che Vercelli sia la piazza giusta per Longo, che avrà modo di cominciare a prendere confidenza con questo campionato. Stesso discorso per Vincenzo - Vivarini ndr -, che arriva alla B in ritardo... Ma ci arriva da protagonista assoluto. E' un tecnico che sa cosa vuole... Ho fatto il Master a Coverciano con Semplici e Vivarini... Sono certo che faranno bene...

 

Mister, come hai accolto l'esclusione di Pavoletti, tuo giocatore e pupillo ai tempi del Varese, dalla lista dei convocati per l'Europeo? Scelta impopolare? Non credi che un bomber del suo livello avrebbe comunque fatto comodo agli azzurri?

Onestamente mi è dispiaciuto molto... Ritengo, però, che Conte avesse già maturato le proprie scelte... Tuttavia, come ho avuto modo di spiegare a Leonardo, la mancata convocazione non dovrà essere "vissuta" da lui come un'esclusione... Al contrario, il fatto di essere stato selezionato per lo stage dovrà fungere da base di partenza... Per un nuovo inizio...