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Pirlo? No, io sono Viviani

Pirlo? No, io sono VivianiTuttoB.com
© foto di Federico Gaetano
mercoledì 16 aprile 2014, 10:30Latina
di Giuseppe Di Giovanni

Il tocco di Andrea Pirlo ce l'ha soltanto Andrea Pirlo. Giocatore unico nella storia del calcio perchè ha interpretato un ruolo come mai nessuno ha fatto prima e come probabilmente mai nessuno farà. C'è però uno che Gianluca Di Marzio ha riconosciuto come "il Pirlo della Serie B", uno che fino a qualche mese fa viveva fra la panchina e la tribuna dell'Adriatico di Pescara e che adesso è il faro del Latina.

Federico Viviani è nato 22 anni fa a Lecco, ma di lombardo ha veramente poco, nemmeno l'accento, nemmeno l'ombra. Figlio d'arte, figlio di Mauro Viviani, uno che lottava nella Lazio decadente degli anni 80, quella che stava in Serie B. Lui ha poco di laziale e molto della Roma. A cominciare dal contratto che scadrà nel lontano 30 giugno del 2017. La Roma Primavera è la sua palestra per diventare grande, Luis Enrique il suo guru, uno che di 19enni se ne intende e lo lancia in Roma - Juve, così come se fosse un amichevole prestagionale contro una squadra cinese. 

Federico ripaga la fiducia ma Luis Enrique se ne va e quindi Federico deve andare al Padova. Tra il menisco che fa male, tante panchine e poca continuità di rendimento. La sua stagione rispecchia quella della squadra e può essere riassunta con una sola parola: anonima. A Pescara il suo tracollo personale e professionale, a Latina la sua rivincita, i suoi lanci, la sua visione di gioco, il suo "Pirlo della Serie B". Dopo il calcio di punizione al Novara gli dicono che ha ricordato Platini. Lui ovviamente ride ma in realtà non suona proprio così male. "Monsieur le roi, Frederic Vivianì". Basta aggiungere un accento.