Menu Primo pianoCalciomercatoIntervisteEsclusive TBCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie B ascolibaribresciacatanzarocittadellacomocosenzacremoneseferalpisalòleccomodenapalermoparmapisareggianasampdoriaspeziasudtirolternanavenezia

LADY B CON... SARA MAZZINI

LADY B CON... SARA MAZZINI
domenica 7 settembre 2014, 23:39LADY B
di Christian Schipani

Primo punto in Serie B per il Bologna che inzia a macinare, seppur a fatica. Il debutto contro il Perugia non era stato brillantissimo, tant’è che gli uomini di Diego Lopez uscirono con le ossa rotte dal Renato Curi. Ieri pomeriggio i rossoblù hanno esordito tra le mura amiche, quelle del Dall’Ara. Il Bologna ha ospitato la neopromossa Virtus Entella che, a sorpresa, ha osato portarsi in vantaggio. Fortunatamente ci ha messo una pezza Cacia che pareggiato i conti. 1-1 il finale e la dimostrazione che in Serie B, le figurine contano poco. Ovvero, non sempre la squadra più forte e attrezzata ha la meglio sull’altra. Ma in casa Bologna urge un cambio rotta quanto prima, l’obiettivo è tornare in Serie A, in una categoria che più si addice alla piazza emiliana. TuttoB, intanto, ritorna con la rubrica Lady B e per questo appuntamento la fortunata è Sara Mazzini. Giovane, bella e bionda. Le sue prime due parole non sono state “Mamma e Papà”, ma “Forza Bologna”. 

Come nasce la passione per il calcio?

“Quando ero piccola mio padre mi parlava spesso della sua squadra del cuore (Bologna ndr.) e dell'ultimo scudetto del ‘64 come se fosse stato l'evento più straordinario della sua vita. Così io mi incuriosìi sin da bambina e cominciai ad andare allo stadio, fare gli album delle figurine della serie A e andare a Casteldeboolo a vedere gli allenamenti”.

Il tuo debutto allo stadio?

“La prima volta che andai allo stadio avevo 5 anni, andai nei distinti laterali con mio padre e mio fratello e mi sembrava tutto uno spettacolo: il tifo, i cori, il campo immenso, gli anziani che parlavano in dialetto e tutti che esultavano quando il Bologna segnava . Da li ho capito che quella sarebbe stata la mia squadra del cuore e il Dall’Ara la mia casa”.

Il tuo rapporto con il calcio?

“È il rapporto più bello in assoluto. Vivo la settimana aspettando il sabato pomeriggio per prepararmi e correre allo stadio, ogni volta che vedo la mia squadra giocare è sempre un emozione unica e bellissima, non posso fare a meno del calcio, che è sempre stata la mia passione più grande sin da bambina”-

Cosa fai nella vita di tutti i giorni?

“Vado a scuola, cerco di studiare e di prendere la maturità. Poi giocavo a pallavolo, ma ora ho smesso per problemi di studio e soprattuto perché avrei giocato il sabato pomeriggio e ho dovuto fare una scelta tra la pallavolo e il Bologna. La mia squadra del cuore ha avuto la meglio, per il resto esco con amici e con il mio fidanzato, di solito in centro o nel quartiere Mazzini, dove abito. Per il resto vado in palestra per cercare di tenermi in forma”.

Il tuo hobby?

"Mi piace molto cucinare dolci e biscotti”.

Il tuo sogno nel cassetto?

”Sin da bambina è quello di diventare la telecronista più famosa d'Italia, un pò una Caressa al femminile. Ho sempre adorato quel lavoro e mi incantavo, tutt’ora mi incanto ad ascoltare le telecronache”.

Il tifo bolognese come ha preso il ritorno in Serie B?

“Male, ovviamente dispiaciuto perché a nessuna tifoseria farebbe piacere veder la propria squadra retrocedere e soprattuto perché Bologna, intesa come piazza e come tifo, non merita la cadetteria. Siamo sempre stati abituati a soffrire e andiamo avanti più forti che mai, sostenendo i nostri ragazzi. Si è visto anche dalla campagna abbonamenti e dal numero di persone allo stadio ieri e in Coppa Italia”.

Un avvio di campionato, considerata anche la Coppa Italia, in cui manca ancora la vittoria. È un Bologna che fa fatica... 

“Si, il Bologna sta facendo molta fatica e secondo me perché non vengono sfruttati abbastanza i giovani. Avrebbero la possibilità di crescere, ma anche di sfruttare il loro potenziale e, considerando tra l’altro che siamo la squadra di Serie B con la media di età più alta in assoluto. Questo sicuramente significa che ci sono giocatori con più esperienza, però il futuro del Bologna sono i giovani”.

Dovessi giudicare il calciomercato?

”Di calciomercato ne abbiamo fatto parecchio, anche se abbiamo fatto abbastanza fatica a vendere alcuni giocatori a noi inutili. Parlando dei nuovi innesti di spessore direi che Cacia mi piace molto, sia come stile di gioco e anche per la grinta che mette. Maietta non ho ancora avuto modo di inquadrarlo bene, ma credo che ci potrà aiutare molto a migliorare la difesa, anche se dovrà lavorare ancora. Matuzalem è un buon giocatore, soprattutto considerata l'età e anche se magari non scatta e non è particolarmente veloce sarà sicuramente un personaggio fondamentale per il Bologna. Tra i giovani, invece, mi piace molto Masina, che ho visto allenarsi varie volte a Casteldebole, vista la sua giovane età e soprattutto la voglia che ha e le grandi qualità potrebbe sicuramente conquistarsi il posto da titolare”.

E parliamo ora della partita di ieri: Bologna-Virtus Entella...

”Non mi è piaciuto il Bologna nel primo tempo, molto disattento nei primi minuti e soprattuto con pochissime azioni importati, cross e tiri in porta. Azzardate anche le scelte dei cambi di Diego Lopez che non ho per niente condiviso. Credo ci sarà ancora molto da lavorare in difesa e centrocampo. La voglia c è, anche perché i ragazzi non hanno nulla da perdere, però i risultati ancora non si sono visti”.

La nota positiva e negativa del Bologna?

“La nota negativa assolutamente la società e il fatto che, come ho detto prima, i giovani non vengano utilizzati. La nota positiva è che le potenzialità ci sono, come ci sono ottimi giocatori che possono crescere e aiutare il Bologna a risalire subito in Serie A. La nota più positiva in assoluto è e sarà sempre la tifoseria rossoblù”.

Il migliore in campo?

“Cacia, riesce a mettere la palla dentro e questo a noi mancava”.