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Juve Stabia, Braglia e l'allergia ai giovani talenti

Juve Stabia, Braglia e l'allergia ai giovani talentiTuttoB.com
© foto di Luigi Gasia/TuttoJuveStabia.it
venerdì 16 maggio 2014, 22:00Juve Stabia
di Andrea Ferrari

Dev' esserci qualcosa di irrisolto, nel senso freudiano del termine, fra i giovani attaccanti emergenti e Piero Braglia. Altrimenti non si spiegherebbe come l'ex trainer del Pisa ne abbia osteggiato l'ascesa in molti casi. Un caso di miopia dinanzi ad un talento non riconosciuto o la preferenza per elementi di esperienza? Difficile dare una risposta certa. Certamente, se come disse Agatha Christie, tre indizi fanno una prova: siamo dinanzi a qualcosa di certo e circostanziato. Tutto ebbe inizio tre anni fa quando l'attuale tecnico delle Vespe relegò al ruolo di quinta punta in Prima Divisione Leonardo Pavoletti. Un bomber capace nelle stagioni successive di segnare oltre cinquanta reti. Medesima cosa l'anno successivo in cadetteria con Simone Zaza, che a Castellammare ha visto il campo con il contagocce senza mai partire titolare. Oggi il classe '91 di Policoro ha trascinato il Sassuolo alla salvezza nella massima serie e metà del suo cartellino appartiene alla Juventus. Quest'anno Filippo Falco. Il talento scuola Lecce ha incantato nelle prime gare giocate in gialloblù durante la gestione Pea, salvo poi vedere il campo a singhiozzo dopo il ritorno in panchina di Braglia. Il classe '92 può consolarsi, essendo in buona compagnia. Chissà che godere di poco spazio con Braglia non significhi una polizza per una carriera luminosa nelle stagioni successive.