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Spezia, Di Carlo:" Dovremo giocare da squadra. Crotone formazione molto mobile"

Spezia, Di Carlo:" Dovremo giocare da squadra. Crotone formazione molto mobile"TuttoB.com
© foto di Federico De Luca
giovedì 26 novembre 2015, 17:40Flash news
di Christian Pravatà
fonte www.acspezia.com

Prima conferenza stampa pre-gara per il neotecnico aquilotto Domenico Di Carlo, che domani sera esordirà sulla panchina dello Spezia nel match in programma al "Picco" alle ore 19:00 contro il sorprendente Crotone di mister Juric: "Ovvio che l'umore della squadra non sia dei migliori, ma abbiamo iniziato fin da subito a lavorare dedicandoci all'aspetto mentale ed in questi pochi allenamenti ho già intravisto alcuni cose a cui tengo particolarmente, pertanto sono fiducioso; la tattica verrà successivamente, per ora ripartiamo dalle basi di mister Bjelica, cercando ovviamente di far assimilare un pò alla volta i concetti del mio calcio.

Questa è una rosa di qualità, ci sono tanti giocatori che possono fare la differenza, ma il mio pensiero è nel calcio non sono i singoli a fare la differenza, bensì bisogna giocare da squadra per vincere da squadra con la S maiuscola: solo esaltando il collettivo le qualità dei singoli potranno emergere.

L'approccio con i ragazzi è stato positivo, c'è grande voglia di ripartire ed allo spogliatoio ho spiegato chiaramente ciò che voglio, ovvero voglia di giocare, umiltà ed atteggiamento aggressivo, perchè in Serie B il talento non basta a vincere le partite, è il carattere ad essere fondamentale.

Ad eccezione dei due squalificati e di Juande, che purtroppo a causa di un problema fisico non si è mai potuto allenare con noi e che spero di recuperare per la prossima sfida di campionato, tutti sono disponibili per la gara di domani sera, nella quale cercheremo di dare il massimo contro una squadra forte, motivata e con il morale alle stelle. Domani potrebbe giocare chiunque dei disponibili perchè per me tutta la rosa è titolare, nel campionato ci sarà bisogno di tutti e chi fa parte del gruppo deve dare il massimo per il bene della squadra.

Esordire in casa mi rende molto felice, in una sfida già molto stimolante, potremo contare su un pubblico particolarmente caldo e passionale, anche se poi sul campo saremo noi a dover infiammare i nostri tifosi. Sono stato accolto molto bene dalla città, ma ora devo conquistarmi l'affetto e la stima dei tifosi e l'unico modo è attraverso lavoro e risultati, mettendo al servizio delle Aquile le mie caratteristiche per rafforzare l'anima dello Spezia, quella che ad ogni gara metteremo in campo. 

I primi 20' di Novara non stanno a significare che in Piemonte sia mancato l'impegno, ma sono emblematici di una squadra che non vive un buon periodo, che manca di fiducia in se stessa e che ha paura, ma di certo lo Spezia non deve avere timore di nessuno, bensì deve avere coraggio, quel coraggio necessario per battagliare contro chiunque, non mollando mai fino al triplice fischio del direttore di gara; dobbiamo crescere come squadra, sia sul piano del gioco che su quello dell'atteggiamento, io ed il mio staff cercheremo di infondere fiducia e certezze ed un pò alla volta le cose miglioreranno.

Problemi atletici? Domani sarà un test molto interessante contro una squadre che esprime grande intensità per tutta la partita, ma a prescindere da ciò, noi dovremo essere determinati, concentrati e pronti a giocare ad alti ritmi; di sicuro domani sarà fondamentale la prestazione ancor prima del risultato, ma sono sicuro che esprimendo il nostro calcio, alla fine potremo muovere anche la classifica.

Questa è una società che vale la Serie A per strutture ed organizzazione, è pronta per il salto, ma in questo momento dobbiamo pensare ad uscire da una situazione negativa, migliorarci ed esprimere le potenzialità di questa squadra; tutti i ragazzi devono onorare la maglia bianca e dare qualcosa in più per uscire da questo momento negativo.

Il Crotone? E' una squadra che gioca a memoria, con un 3-4-3 molto mobile, che utilizza molto gli inserimenti degli esterni di fascia, dando sia ampiezza e che la possibilità di giocare tra le linee; quello dei pitagorici è un modo di giocare che apprezzo molto, inoltre giocano a ritmi molto elevati per tutta la durata dell'incontro, non mollano mai e si dannano l'anima fino all'ultimo secondo dell'incontro".