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Palermo, Barreto: "Tornare in serie A è una gran soddisfazione e vorrei restare a Palermo ancora tanto tempo. Un grazie va ai tifosi fedeli"

Palermo, Barreto: "Tornare in serie A è una gran soddisfazione e vorrei restare a Palermo ancora tanto tempo. Un grazie va ai tifosi fedeli"TuttoB.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
mercoledì 23 aprile 2014, 12:40Palermo
di Elisa Donatini

Il Palermo prosegue il suo bel campionato, un campionato ricco di soddisfazioni che sembra proiettato a concludersi al meglio. A parlare del bel percorso dei rosanero è stato il capitano Edgar Barreto che, in un’intervista rilasciata a “La Repubblica”, si è subito espresso riguardo al momento difficile vissuto la primavera scorsa, quando la squadra siciliana affrontava il problema retrocessione, costretta così a lasciare la Serie A. Ecco le sue parole: "Sono due periodi molto diversi: lo scorso anno stavamo retrocedendo mentre adesso, dopo un solo anno, stiamo per raggiungere un traguardo importantissimo soprattutto per chi come me è rimasto nonostante la B. Abbiamo vissuto momenti amari e molto difficili. Da subito avevamo capito che non era l'anno giusto. Sono successe tante cose, alcune delle quali non c'entravano nulla con il calcio. Mi riferisco alla scomparsa della bambina di Igor Budan o alla morte della mamma e del papà di Gasperini. Sono avvenimenti che toccano il gruppo e capisci che è un anno particolare".

Ma la formazione si è fatta coraggio fin da subito e ha iniziato a lavorare duramente per tornare in auge. Il centrocampista ha commentato così le voci che lo volevano lontano da Palermo e la fiducia datagli da parte della società: "Volevamo riportare il Palermo in Serie A e volevamo prenderci delle soddisfazioni personali dopo un anno molto duro, avevamo voglia di una bella rivincita. Questa fiducia mi ha fatto molto piacere perché dopo un anno così è stato bello sentirsi partecipi di un progetto. Ancora di più quando la società mi ha dato la responsabilità di indossare la fascia di capitano della squadra. La fascia non pesa perché il mio comportamento è stato sempre lo stesso, con la fascia o senza. Quando c'erano delle voci la società mi ha detto che non c'era la minima possibilità di cambiare aria, e questa non è stata una delusione. Avevo voglia di riscatto e oggi posso dire di avere fatto la scelta giusta. Mi sono rimesso in gioco: a ventinove anni scendere di categoria e tornare in serie A è una soddisfazione grandissima".

Barreto ha spiegato quanto sia complicato adattarsi al lungo campionato di Serie B e ha parlato sia di Iachini che di Gattuso: "La squadra non è riuscita ad adattarsi subito al campionato di Serie B e sono mancati i risultati che purtroppo nel calcio sono la prima cosa. Gattuso lavorava molto bene e aveva gente capace nel suo staff. È riuscito a creare un gruppo che adesso è la nostra forza e questo è stato molto importante. Iachini invece conosce la Serie B e l'ha vinta diverse volte, ha dimostrato tutta la sua esperienza mettendo in campo una squadra che sa difendere, lottare, soffrire, ma anche far male".

Il Palermo sta per raggiungere di nuovo la Serie A, manca solo la conferma della matematica. Il capitano delle aquile ha parlato così del futuro: "Mi auguro che questo matrimonio duri ancora tantissimi anni. Credo di avere dimostrato il mio valore e spero di potere essere ancora protagonista in futuro, anche se non dipende da me perché l'anno prossimo vado in scadenza. Mi piacerebbe parlarne, per potere rimanere a Palermo il più a lungo possibile. La scarsa affluenza del pubblico? Non so spiegarmelo, la delusione può essere un motivo, ma per come la penso io, se uno tifa per una squadra, è nel momento di difficoltà che si deve vedere un gruppo unico tra tifoseria e giocatori e purtroppo a Palermo non si è visto. Non so se sarà diverso in serie A. Vedere diecimila spettatori, in uno stadio che ne può contenere trentacinquemila, seguire una squadra che ha quindici punti di distacco dalla seconda fa riflettere.  È facile salire sul carro dei vincitori quando le cose vanno bene. Ecco perché voglio ringraziare quelli che ci sono stati vicini e che hanno seguito a squadra come se fosse ancora in A. Questa promozione è dedicata a loro".