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Lanciano, D'Aversa contro l'arbitro: "Non c'è stata uniformità di giudizio!"

Lanciano, D'Aversa contro l'arbitro: "Non c'è stata uniformità di giudizio!"TuttoB.com
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
sabato 25 aprile 2015, 18:20Lanciano
di Marco Romano
fonte dal nostro inviato a Lanciano Marco Romano

Anche a Roberto D'Aversa, com'era capitato qualche minuto prima al suo collega Baroni, viene chiesto un parere sull'arbitraggio di Luca Pairetto di Nichelino: "Voglio evitare di prendere squalifiche. Quello che voglio dire io oggi è che ho scaricato due analisi tecniche e ho aspettato qualche minuto prima di presentarmi in conferenza proprio per ragionare di più. Per quanto riguarda la partita abbiamo fatto il 55% di possesso palla contro il 45%, 14 tiri totali contro 5, 6 tiri in porta contro 1. Purtroppo il risultato non sempre rispecchia la partita. Non mi piacciono gli alibi e non ho mai voluto parlare degli arbitri, ma in occasione del goal ci sono stati due falli ed è inevitabile non parlare degli errori della terna arbitrale che sono stati sotto gli occhi di tutti.Voglio comunque fare i complimenti ai miei ragazzi perché di fronte avevamo un grande avversario. Ma se oggi c'era una squadra che ha fatto di tutto per conquistare la vittoria penso sia stata la mia. Ma chi vince ha sempre ragione.

Sull'accenno di rissa finale e la discussione con Baroni e Bjarnason ci tiene a precisare: "Sono andato subito a chiedere scusa a Birkir perché voleva andare sotto la curva per scusarsi e questo gli fa onore. E' stato solo un malinteso".

Sul derby giocato dalla sua squadra: "Penso che non ci sia stata foga ma carattere, intensità di gioco. I dati che ho portato sono i numeri e le analisi fatte da professionisti e non dall'allenatore del Lanciano. E' chiaro che l'imprecisione c'è stata e anche la bravura del portiere avversario, ma penso anche al colpo di testa di Vastola e al tiro di Bacinovic. Il nostro modo di giocare a calcio ci ha portato al posto che occupiamo ora in classifica e ad affrontare il Pescara come abbiamo fatto oggi".

Ritorna inevitabilmente a parlare dell'arbitraggio, cosa che peraltro non aveva mai fatto in questi toni prima d'ora: "Oggi faccio fatica, però permettetemi una battuta: vorrei che Lotito avesse nominato anche la Virtus Lanciano. La mia non è una critica nei confronti di Pairetto che considero uno dei migliori arbitri della categoria. Ma è stata tutta la quaterna, anche il quarto uomo ha voluto rendersi protagonista. Non c'è stata uniformità di giudizio! Può capitare a tutti una giornata storta, ma che capitino a tutti e quattro contemporaneamente…Si dice che gli episodi si compensino nell'arco di tutto il campionato. Mancano 5 giornate…Penso che ci sia stato un cambiamento in negativo. Prima c'era più dialogo. Gli arbitri più esperti parlavano di più con i giocatori. Poi se oltre all'errore c'è anche l'arroganza di non parlare con i giocatori…ma dipende anche dalle direttive che ricevono dagli osservatori. Ma non può esserci un'opinione diversa su due situazioni di gioco identiche. A fine gara sono andato a salutare la terna ma ho impedito ai miei giocatori di avvicinarsi proprio per evitare squalifiche che avrebbero aggravato la situazione. Il rammarico oggi è che errori arbitrali abbiano influito sul risultato finale. Sono convinto che i miei ragazzi ripartano con il piede giusto, è solo il risultato che non rispecchia la prestazione. Certo è che avremo quattro squalificati, ma tutti sapranno farsi trovare pronti".

Sulla scelta di preferire inizialmente Cerri a Monachello: "Penso che Gaetano dopo Crotone è andato in nazionale e con noi si è allenato due volte. Penso che Alberto abbia fatto una grande partita giocando da solo contro Salamon e Zuparic. Anche Vastola quando è entrato ha fatto bene anche grazie al lavoro di chi ha sostituito".

Una chiosa sul derby: "Penso che oggi sia stata una giornata bellissima perché perdere il derby e ricevere gli applausi dall'intero stadio significa che abbiamo fatto una grande prestazione. Oggi il campo diceva questo, ma qualcuno ha voluto dire il contrario, non di certo i miei ragazzi".